Tra sabato 26 e domenica 27 ottobre

Torna l’ora solare: ecco sette consigli per vincere sonno e stanchezza

La fine dell’ora legale porta con sè effetti indesiderati come difficoltà ad addormentarsi, risvegli notturni, irritabilità e stress

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L’ora solare è in arrivo: l’estate 2024 è finita ed è giunto il momento di spostare indietro gli orologi. Lancette indietro di un’ora, dunque, alle tre della notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, riposizionandole sulle  due. Recupereremo così l’ora di sonno che abbiamo perso alla fine dello scorso marzo, ma i nostri pomeriggi godranno di sessanta minuti di luce diurna in meno.  L’operazione va compiuta manualmente solo sugli apparecchi analogici, perché quelli digitali e collegati a Internet si riallineeranno automaticamente al nuovo orario. L’ora solare resterà in vigore fino a domenica 31 marzo 2025, quando, sempre alle tre del mattino, entrerà in vigore l’ora estiva.

I CONSIGLI PER AFFRONTARE IL CAMBIO DELL’ORA – Come ribadiscono in modo concorde tutti i medici, i piccoli disagi legati al cambio dell’ora non sono patologie e quindi non richiedono l’uso di farmaci. Al massimo, possiamo concederci una tisana rilassante prima di andare a dormire o a metà pomeriggio, per facilitare il riposo notturno. Ci sono però alcuni piccoli accorgimenti legati allo stile di vita che si possono mettere in atto per ridurre il più possibile il fastidioso jet lag autunnale, per aiutare l’adattamento dell’organismo. Ecco alcuni consigli alla portata di tutti.

Giocare d’anticipo: cominciamo già dal fine settimana ad ”allenarci” al cambio dell’ora, posticipando di un quarto d’ora ogni giorno il momento dei pasti e del risposo, in moda da allinearci in breve tempo al nuovo orario.
- Stare il più possibile all’aria aperta: cerchiamo di esporci il più possibile alla luce diurna nel corso di tutto il weekend, dato che è proprio la luce a regolare il nostro orologio biologico.
- No alla pennichella: meglio evitare i sonnellini pomeridiani, almeno finché non ci saremo abituati al nuovo orario.
- In casa una buona illuminazione: cerchiamo di migliorare l’illuminazione degli ambienti domestici, aprendo tapparelle e tende durante il giorno e utilizzando  le luci artificiali in modo tattico, ma senza sprechi,  negli orari pomeridiani e serali. Se ci sentiamo molto tristi e depressi, valutiamo la possibilità di dotarci delle speciali lampade che si utilizzano per la cosiddetta light therapy, in grado di produrre particolari frequenze luminose che non disturbano la vista, ma che sono in grado di favorire il riequilibrio del nostro orologio biochimico interno.
- Aiutiamo il nostro umore – Per dare una mano al buon umore, ritagliamo qualche spazio nella giornata per dedicarci a un’attività piacevole e gratificante, che possa darci soddisfazione e che ci distragga dalla malinconia autunnale.
- Sport e alimentazione – Un corretto stile di vita può fare la differenza: un’alimentazione sana e variata può aiutarci ad avere più energia, mentre un po’ di attività fisica ci rifornirà di endorfine, gli ormoni del buon umore.
- Adottiamo l’ora solare fin dalla sua entrata in vigore, cioè dalla domenica, spostando gli orologi e seguendo le indicazioni delle lancette per mangiare e per dormire, senza troppo assecondare le nostre inclinazioni.

LO STRESS PER L’ORGANISMO – La ragione per cui i detrattori dell’ora estiva vorrebbero la sua abolizione è il disagio che il cambio di “fuso orario” causa in molti soggetti, soprattutto in quelli più sensibili. In effetti, anche se per lo più si tratta di fastidi di poco conto, destinati a risolversi nell’arco di qualche giorno, il problema è reale e coinvolge molte persone.  Tra gli effetti collaterali che si registrano più frequentemente in occasione del cambio dell’ora si registrano soprattutto difficoltà ad addormentarsi la sera, risvegli notturni e sonnolenza diurna, stanchezza, difficoltà ad abituarsi ai nuovi ritmi, irritabilità e stress, alterazioni della concentrazione e dell’umore. Oltre alle convenzioni sociali, che ci impongono di presentarci, ad esempio, al lavoro a un certo orario e di pranzare o cenare in momenti prestabiliti della giornata, il fatto di disporre di un’ora li luce solare in meno scombussola i nostri ritmi circadiani, ovvero l’orologio biochimico interno, grande regolatore dei ritmi e degli equilibri del fisico umano. Anche se disponiamo di un’ora di luce in più quando ci svegliamo al mattino, l’abbreviarsi improvviso dei pomeriggi autunnali influisce sull’umore e sul benessere non solo dei soggetti sensibili, ma di tutti.  

ORA LEGALE: AL MOMENTO NESSUN CAMBIAMENTO - Nonostante le polemiche che accompagnano da qualche anno il cambio stagionale dell’ora, al momento non ci sono novità per chi spera da tempo di abolirla o, al contrario, di mantenerla tutto l’anno. Il risparmio che l’ora legale ha portato sulla bolletta energetica del nostro Paese non è stato da poco: i dati resi noti da Terna, il gruppo proprietario della rete di trasmissione italiana (RTN) dell'elettricità in alta e altissima tensione, parlano di un risparmio economico di circa 90 milioni di euro, con minori consumi di energia per 370 milioni di kw/h, che corrisponde al valore di fabbisogno medio annuo di circa 140mila famiglie. Il risparmio energetico è dunque sensibile e ha avuto un impatto positivo anche sull'ambiente, riducendo di circa 170mila tonnellate le emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Per questo motivo, al momento, non ha avuto seguito l’iniziativa dei Paesi europei che vorrebbero l’abolizione dell’ora legale, ma è complesso anche adottare la soluzione opposta, ovvero mantenerla per tutti i dodici mesi dell’anno: tutti i Paesi dell’Unione Europea dovrebbero accordarsi su un sistema unico valido per tutti, ma al momento questa soluzione non si profila ancora all’orizzonte e quindi tutto resta così com’è.