Interrogato in caserma

Anziano ucciso a coltellate a Garzeno (Como): fermato per omicidio volontario un minorenne

La vittima, uccisa circa un mese fa, era l'ex vicesindaco della città. Utilizzato un coltello da cucina, sospetti su un suo parente

A quasi un mese dall'omicidio del 76enne Candido Montini a Garzeno (Como), i carabinieri hanno concentrato i loro sospetti su un minorenne. Il giovane, condotto in caserma e interrogato, sarebbe un parente dell'uomo. Il 17enne è stato fermato per omicidio volontario. Pare che i militari siano arrivati al ragazzo attraverso i controlli incrociati del Dna, iniziati nei giorni scorsi su base volontaria. La vittima fu uccisa a coltellate nella sua abitazione.

Dieci giorni fa ritrovata l'arma del delitto -

 Dieci giorni dopo il delitto era stato trovato dai carabinieri il coltello utilizzato per uccidere Candido Montini, 76 anni, di Catasco di Garzeno (Como), titolare di una piccola bottega di alimentari ed ex vicesindaco del paese. Montini era stato ucciso a coltellate nella sua abitazione il 24 settembre, si presume durante l'ora di pranzo e colpito da vari fendenti, quello letale alla gola. Il coltello è stato recuperato a terra, lungo una strada del piccolo paese, non lontano dall'emporio gestito da Montini.

L'arma, un normalissimo coltello da cucina a lama corta era stata inviata ai laboratori scientifici dei Ris per le analisi e gli accertamenti. Forse sul coltello è stato ritrovato il dna dell'omicida che ha permesso ai carabinieri di restringere il campo di azioni delle indagini. Il fatto che l'arma non fosse della vittima, lascia pensare che l'omicida si sia presentato a casa di Montini già armato, quindi a priori non si può escludere una premeditazione dell'aggressione.

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