ALTA TENSIONE

G7, scontri fra i manifestanti e le forze dell'ordine a Napoli

Dalla folla sono partiti lanci di bottiglie, a cui la polizia ha risposto con lacrimogeni e manganelli. Gli anti-G7 hanno poi sciolto il corteo

Scontri a Napoli tra i manifestanti anti-G7 e le forze di polizia nella centralissima piazza Carità. Nella città dove si sono riuniti gli esponenti della Difesa del G7, i contestatori si sono avvicinati alle forze dell'ordine e hanno usato come scudo tre grossi manifesti di cartone, al di sopra dei quali hanno fatto volare pietre e bottiglie. La polizia ha risposto con il lancio di fumogeni e poi con i manganelli. Piantedosi: ancora una volta un corteo per la pace diventa violenza. 

Sciolto il corteo -

 Dopo le tensioni con gli agenti, i manifestanti hanno sciolto il corteo e la situazione è tornata alla normalità Gli incidenti sono avvenuti in presenza di molti cittadini e turisti, anche stranieri, che hanno assistito increduli, riprendendo con i cellulari. 

Piantedosi: "Un corteo per la pace diventa violenza" -

 A Napoli ancora una volta una manifestazione per i temi della pace diventa teatro di violenza e scontri, con comportamenti che nulla hanno a che fare con la libera espressione del pensiero - ha dichiarato il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi -. Ancora una volta gli operatori delle forze dell'ordine, aggrediti e offesi, hanno saputo garantire la tenuta dell'ordine pubblico con l'equilibrio e la competenza che da sempre li contraddistinguono nel quotidiano e straordinario impegno nelle piazze della città, a tutela di tutti". 

I manifestanti: "Successo contro la guerra" -

 I manifestanti sostengono che la loro iniziativa sia stata un successo. "Più di 2mila persone - dicono - in piazza a Napoli hanno violato il dispositivo di sicurezza imposto dalla questura per dire chiaramente che il G7 della guerra non è il benvenuto. Una moltitudine determinata che con chiarezza ha detto che Napoli ripudia la guerra, il genocidio del popolo palestinese: Crosetto e i ministri del G7 a Napoli non passeranno. Le vostre guerre le ricacciamo indietro".