UN BRUTTO PERIODO

Liam Payne era stato "scaricato" dalla sua etichetta discografica pochi giorni prima di morire

Nessuna conferma o smentita dalla casa discografica, che sui social ha postato il suo tributo per il cantautore scomparso

© Afp

Liam Payne sarebbe stato "scaricato" dalla sua etichetta discografica pochi giorni prima della sua tragica morte. E' quanto riferisce una fonte al Daily Mail, che afferma come il cantautore britannico stesse attraversando un difficile periodo dal punto di vista professionale. "Tra tutti i ragazzi degli One Direction, Liam era musicalmente sulla strada sbagliata" si legge sul tabloid. 

Il cordoglio della casa discografica -

 La Universal Music Group (da cui non sono arrivare conferme o smentite sui rumor di queste ore) ha voluto esprimere il suo cordoglio con un tributo social ripreso poi anche dalla Capitol Records: “Siamo devastati dalla tragica scomparsa di Liam Payne. La sua eredità continuerà a vivere attraverso la sua musica e gli innumerevoli fan che ha ispirato e che lo hanno adorato. Inviamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e ai suoi cari“, si legge sul profilo Instagram della casa discografica.

Congelata l'uscita del suo secondo album e dimissioni del suo addetto stampa -

 Dopo lo scioglimento degli One Direction, nel 2016 Payne aveva firmato un contratto da solista con la Capitol Records, filiale della Universal, di cui poi è definitivamente entrata a far parte. Dopo il discreto successo dei primi singoli però, gli altri brani del cantautore britannico non sono andati benissimo e così la Universal ha prima rimandato e poi congelato l'uscita del secondo album dell'artista. Tutto questo sarebbe successo però prima dell'ipotetico abbandono ufficiale, di cui parla il Daily. 
Anche l’addetto stampa del cantante si sarebbe dimesso all’inizio di questo mese, lasciandolo senza alcun rappresentante media. Stando al Daily le sue dimissioni sarebbero state una conseguenza delle accuse e delle azioni legali intraprese da Maya Henry, l'ex fidanzata di Liam.
Le fonti riferiscono al tabloid che per l'ex One Direction: "È stato come se tutta la carriera musicale di Liam che aveva costruito da quando ha cominciato da solista otto anni fa si stesse sgretolando, gli fosse rimasto ben poco".

Il toccante messaggio dei suoi ex compagni -

  La band pop One Direction ha rotto il silenzio e ha scritto una dichiarazione pubblica sui social dicendo di essere "completamente devastata" dalla morte di Liam Payne, caduto dal balcone di un hotel in Argentina all'età di 31 anni. "Siamo completamente devastati dalla notizia della morte di Liam", ha scritto il gruppo: "Ci mancherà terribilmente. Ti amiamo Liam".

 

Crisi psicotica per abuso di droghe prima della caduta -

  Intanto emergono nuovi dettagli sulle ore che hanno preceduto la morte del cantautore britannico a cominciare dai sei minuti che hanno preceduto il suo decesso. Prima la chiamata alla polizia del direttore del boutique hotel Casa Sur, Esteban Grassi, dicendo che un ospite aveva "distrutto" la stanza in cui alloggiava: "ha esagerato con la droga e l'alcol. Abbiamo paura che metta a rischio la sua vita".
Tre minuti dopo Josefina, impiegata in un ufficio adiacente all'hotel, dichiara di avere ascoltato una sirena e di essere "scesa per vedere cosa stava succedendo". Lì, continua la testimone, "una collega ha parlato con una massaggiatrice dell'hotel che le ha detto che c'era un uomo molto violento, sotto l'effetto di droghe e nel mezzo di una crisi psicotica.
Poi sono passati alcuni minuti (3) e abbiamo visto una tenda rossa nel cortile interno dell'hotel". Il procuratore Marcelo Roma e la sua assistente Florencia Lavaggi hanno già raccolto le dichiarazioni di cinque testimoni chiave: tre lavoratori dell'hotel e due donne che erano state con il musicista nella sua stanza ore prima della caduta, "ma che avevano già lasciato l'hotel quando si è verificato il fatto".
"L'ufficio del procuratore ha detto che oltre a ricostruire le circostanze della morte del musicista, l'indagine mira a determinare il possibile coinvolgimento di terzi negli eventi che hanno portato alla morte della vittima", ha reso noto il quotidiano Clarín.
Secondo il rapporto della polizia, la stanza era "in totale disordine, con vari oggetti rotti, il televisore esploso, fogli di alluminio, cera di candele e lattine e diverse risme di medicinali tra cui clonazepam, energizzanti e farmaci da banco" mentre sono stati prelevati "campioni di polvere bianca da analizzare in laboratorio".

Il risultato preliminare dell'autopsia ha confermato che Payne è morto per i "politraumatismi" e le "emorragie interne ed esterne" compatibili con la caduta senza aver fatto alcun tentativo di proteggersi e, per questo, si ritiene sia caduto in uno "stato di incoscienza". Si attendono ora i risultati degli esami "istopatologici, biochimici e tossicologici" per studiare le tracce di alcol e tossine nel sangue, negli organi e i risultati dei tamponi nasali.

Il romanzo dell'ex fidanzata Maya Henry le "accuse" e i messaggi di morte -

  Le voci sui comportamenti allarmanti di Payne si sono accentuate dopo la fine della sua relazione con Maya Henry, modella con cui ha fatto coppia dal 2019 al 2022, e con cui avrebbe anche dovuto sposarsi. Lo scorso maggio la Henry ha pubblicato un romanzo nel quale, pur non accusando direttamente il musicista, racconta di una relazione problematica tra un'aspirante giovane modella e un cantante pop frustrato per la sua carriera in stallo. "Ovviamente il libro è di fantasia", ha spiegato, "ma ispirato a eventi reali". Nel libro "Looking Forward", si parla di casi di violenza domestica e pesanti insulti verbali, oltre che di un aborto indotto. Il 7 ottobre inoltre Maya ha pubblicato su TikTok alcune scioccanti affermazioni rivelando che Payne la "stalkerava" sia al telefono, sia sui social e aveva cercato di coinvolgere la sua famiglia, inclusa sua madre, Azteca Henry, per riavvicinarsi a lei.  
"Da quando ci siamo lasciati continua a mandarmi messaggi e lo fa di continuo. Mi scrive cose tipo "Oh, non sto bene", insistendo su tema della morte con frasi inquietanti come: "Morirò. Non sto bene... Mandava messaggi a mia madre, dicendo Non sto bene, devi dire a Maya di contattarmi". Perché io non rispondevo".
La modella aveva incaricato i suoi legali di inviare una diffida a Payne il 15 ottobre, il giorno prima della tragedia, segno di una situazione ormai insostenibile. 

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