Sinwar ucciso per caso dalle forze israeliane: il capo di Hamas era in fuga con altri terroristi, colpito in un raid su una palazzina a Rafah
I militari di Tel Aviv avevano messo sotto tiro un edificio in cui si nascondevano alcuni miliziani. La scoperta di aver eliminato il capo di Hamas solo nella fase di ricognizione successiva
Il leader di Hamas, Yahya Sinwar, è morto ucciso da un blitz israeliano mentre si rifugiava con altri terroristi in una palazzina di Rafah, in fuga dalle forze di Tel Aviv. Ucciso per caso. Giovedì mattina, quando uno dei soldati dell'Idf esamina i corpi tra i calcinacci dell'edificio, lo riconosce tra i cadaveri. E' morto così il capo supremo dei miliziani che dal 7 ottobre 2023 hanno ingaggiato con Israele un lungo e logorante conflitto.
La ricostruzione -
Alcuni soldati di fanteria dell'828esima brigata Bislamach scoprono che un gruppo di miliziani si era rifugiato in una palazzina di Rafah, al confine della Striscia, senza immaginare che uno di loro fosse proprio il grande ricercato di Tel Aviv. Sinwar viene ucciso così, insieme alle sue guardie del corpo e a un suo generale di brigata, Rafih Muhammad Sha'abana. Quell’edificio viene individuato mercoledì sera e viene subito messo sotto attacco. Poi arrivano i droni a controllare l'esito del raid. C'è un uomo con la kefiah, seduto su una poltrona, senza una mano. Con quella che gli resta getta un bastone contro il drone. A questo punto, arriva un'altra scarica di piombo. Le verifiche successive confermano che nella palazzina c'erano armi ed esplosivi.
I corpi dei caduti e l'uomo con la kefiah -
Ma soprattutto, vengono esaminati i corpi dei caduti. E salta subito all'occhio che l'uomo che aveva scagliato il bastone, ormai morto, sporco di calcinacci, non è un miliziano qualsiasi. I soldati israeliani intuiscono la verità. Arrivano i genieri a disinnescare le mine. Il corpo di Sinwar ha profonde ferite, ma i militari di Tel Aviv capiscono che è proprio lui, il capo di Hamas. Vestito in mimetica, probabilmente si preparava a combattere e a fuggire ancora. I soldati che ispezionano le macerie si fanno una foto con il corpo del numero uno dei terroristi disteso ai loro piedi. Il fucile poco lontano da lui. Dicono che addosso avesse tanti soldi e documenti.
Idf: "Non sapevamo che fosse lì" -
Daniel Hagari, portavoce dell'Idf, dichiara: "I nostri uomini non sapevano che lui fosse in quell'edificio". Le sue truppe, aggiunge, avevano identificato i tre uomini che correvano di casa in casa a Rafah, per sfuggire alle forze israeliane. Lui, l'uomo identificato come Sinwar, "è corso da solo in uno degli edifici" ed è poi stato ucciso. Si sapeva che il capo di Hamas utilizzava abitualmente come scudi alcuni ostaggi israeliani nei suoi trasferimenti. E' però stato verificato che nessun ostaggio era presente in quell'edificio. Era con un piccolo gruppo, come se stesse cercando di spostarsi senza dare nell'occhio. O forse aveva perso molti di quelli che lo proteggevano.
Il comunicato dell'esercito -
Dopo l'identificazione ufficiale del corpo di Sinwar, l'esercito di Tel Aviv ha ricostruito così l'operazione che ha portato alla sua uccisione: "Yahya Sinwar è stato eliminato dopo essersi nascosto per l'ultimo anno dietro la popolazione civile di Gaza, sia in superficie che sottoterra nei tunnel di Hamas nella Striscia di Gaza. Le decine di operazioni condotte dall'Idf nell'ultimo anno e nelle ultime settimane nell'area in cui è stato eliminato, hanno limitato i movimenti operativi di Yahya Sinwar mentre veniva inseguito dalle forze e hanno portato alla sua eliminazione".
Nella Striscia meridionale -
Nelle ultime settimane, le forze Idf "hanno operato nella Striscia di Gaza meridionale seguendo le informazioni di intelligence che indicavano le posizioni sospette di membri anziani di Hamas. I soldati della 828esima Brigata (Bislach) che operavano nell'area hanno identificato ed eliminato tre terroristi. Dopo aver completato il processo di identificazione del corpo, si può confermare che Yahya Sinwar è stato eliminato".