grande manifestazione

Stellantis, tutti i sindacati in piazza a Roma: sciopero unitario

"L'automotive merita di più", questo lo slogan dell'agitazione a cui prenderanno parte anche i leader dei partiti di opposizione

Grande corteo di protesta a Roma contro la politica industriale di Stellantis. Era dal 1994 che Fiom, Fim e Uilm non manifestavano insieme con uno sciopero unitario nel settore dell'automotive. Con i lavoratori, in arrivo nella capitale da tutta Italia, è prevista anche la partecipazione dei leader dei partiti dell'opposizione: Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Carlo Calenda. Sono attese delegazioni di sindacati europei e mondiali. Anche Fismic Confsal, Uglm e Associazione Quadri, che hanno partecipato alla manifestazione a Mirafiori, saranno in molte piazze d'Italia, Torino, Bari, Potenza, Napoli, Avellino, Cassino e Termoli, con lo slogan "L'automotive merita di più".

I sindacati dei metalmeccanici scendono in piazza per difendere l'occupazione e rilanciare il futuro dell'industria dell'auto in Italia, a partire dai siti Stellantis.

In piazza anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil -

 Il corteo a Roma si muoverà da piazza Barberini diretto a piazza del Popolo, dove i segretari generali dei sindacati dei metalmeccanici, Ferdinando Uliano, Michele De Palma e Rocco Palombella interverranno dal palco. In piazza anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri.

"Automotive al collasso, risposte urgenti" -

 Per i sindacati "Stellantis in Italia e in generale l'automotive in Europa sono al collasso. Sono irrimediabilmente a rischio la prospettiva industriale e occupazionale" e per questo, come si legge nel volantino dello sciopero, "sono urgenti risposte da parte dell'Ue, governo, Stellantis e aziende della componentistica".

Landini (Cgil): "Non possiamo perdere posti e indebolire l'auto" -

 "C'è il rischio concreto di cancellare posti di lavoro e di indebolire il settore industriale. Non lo possiamo permettere. Serve un piano straordinario di investimenti", ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, rimarcando che "Palazzo Chigi, il premier Meloni deve convocare Stellantis con l'ad Tavares, le aziende della componentistica e i sindacati per un vero piano industriale di rilancio. Non possiamo più aspettare. Paghiamo errori e ritardi, anche sull'auto elettrica. Serve insieme una discussione a livello europeo". "Bisogna cambiare la situazione. I lavoratori non vogliono stare a guardare, non vogliono stare in cassa integrazione", ha proseguito. Questa manifestazione dice anche che "bisogna aumentare i salari, fare una lotta vera all'evasione e tassare le grandi rendite e profitti, e combattere la precarietà", ha detto ancora Landini, rimarcando che con il collegato lavoro è stata "fatta una porcheria".

Sbarra (Cisl): "Stellantis rispetti gli impegni e i lavoratori" -

 A Stellantis "chiediamo il rispetto dell'impegno che ha assunto con il sindacato e con il governo di rilanciare la linea dell'automotive nel nostro Paese, concentrando risorse, investimenti, nuovi modelli, aumentando la capacità produttiva, salvaguardando tutti i posti di lavoro. Negli stabilimenti italiani c'è una situazione drammatica, molta incertezza sul presente e paura soprattutto sul futuro. E poi chiediamo rispetto verso decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori che pretendono di avere il sacrosanto diritto alla certezza dell'occupazione". Lo ha dichiarato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, dalla manifestazione a Roma per lo sciopero del settore auto. "Ci aspettiamo maggiore responsabilità sociale, quindi Stellantis presenti subito un piano industriale che indichi impegni certi per il rilancio dell'automotive e il governo accompagni, con una forte iniziativa politica, l'impegno di Stellantis a realizzare investimenti, maggiore capacità produttiva e salvaguardia dei posti di lavoro. Non accettiamo cassa integrazione e bisogna smetterla con le uscite dal gruppo", ha aggiunto Sbarra.

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