La Cassazione

Omicidio Desirée Mariottini, definitive le condanne per la morte della 16enne

La ragazza, di 16 anni, trovata morta il 19 ottobre del 2018 in uno stabile abbandonato a Roma, nel quartiere San Lorenzo

La Cassazione ha reso definitive le ultime due condanne relative all'omicidio di Desirée Mariottini, la ragazza di 16 anni trovata morta il 19 ottobre del 2018 in uno stabile abbandonato a Roma, nel quartiere San Lorenzo. Nel procedimento erano coinvolti quattro cittadini di origini africane. Contestati, a seconda delle posizioni, omicidio, violenza sessuale, cessione di droga e morte come conseguenza di altro reato. I giudici hanno confermato quanto stabilito nel secondo processo di Appello a maggio. In particolare diventano definitive le pene a 22 anni per Mamadou Gara, e a 26 anni per Alinno Chima. Era già definitive le condanne a 18 anni per Brian Minthe e all'ergastolo per Yousef Salia.

Lo scorso 29 maggio, la corte d'Assise d'Appello di Roma aveva annullato l'ergastolo nei confronti di Gara, derubricando l'accusa di omicidio con quella di morte come conseguenza di altro reato. I reati contestati per gli imputati variavano dall'omicidio, alla violenza sessuale, morte come conseguenza di altro reato e somministrazione di sostanze stupefacenti. Secondo i giudici del primo grado, gli imputati "a fronte della ormai gravissima condizione di debilitazione psico-fisica in cui versava la minore, che a quel punto già appariva in stato di incoscienza, non solo non prestavano il soccorso dovuto alla persona offesa, mostrando un'assoluta indifferenza verso la vita della giovane vittima, ma si opponevano fermamente e minacciavano chi suggeriva l'intervento di un'ambulanza che avrebbe impedito la morte della ragazza".

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