Prada firma la tuta spaziale che porterà la prima astronauta sulla Luna per la missione Artemis III della Nasa, grazie alla collaborazione stretta con Axiom Space. La missione, che è stata posticipata al 2026, farà allunare un equipaggio, tra cui appunto una donna, nella regione polare meridionale del satellite. Mai nessuno vi ha messo più piede dall'Apollo 11 nel 1969. Le tute sono state presentate mercoledì al Congresso internazionale astronautico a Milano. Il design dello strato esterno e la ricerca dei materiali sono il frutto di un lavoro congiunto che ha avuto inizio quando le due aziende, leader nei rispettivi settori, hanno deciso di unire creatività e ingegneria per la progettazione delle tute spaziali di nuova generazione. Lorenzo Bertelli, Head of Corporate Social Responsibility della holding di lusso: "E' l'inizio di una nuova era".
La tuta spaziale firmata da Prada: tutte le caratteristiche -
La tuta AxEmu, evoluzione del modello Exploration extravehicular mobility unit (xEMU) della Nasa, è stata studiata per garantire una maggiore flessibilità, efficienza e sicurezza, e integra strumenti specializzati per l`esplorazione del polo sud lunare. Si adatta alle diverse fisionomie degli astronauti, sia uomini, sia donne, dal primo al 99esimo percentile (misure antropometriche). È in grado di tollerare le temperature estreme del polo sud lunare e il clima rigido delle regioni permanentemente in ombra per almeno due ore, e supporta almeno otto ore di attività extraveicolari.
Le parole del presidente di Axiom -
"Questa è un momento storico", ha affermato il presidente di Axiom Space Matt Ondler. "È un design con l'uomo al centro, sarà il primo astronauta con questa tuta, il primo non americano, si muoverà in un ambiente molto ostile, alla ricerca dell'acqua nel Polo Sud della Luna, dove è molto freddo, per questo - ha sottolineato Ondller - serve innovazione ad alto tasso ingegneristico".
Lorenzo Bertelli, del Gruppo Prada: "E' l'inizio di una nuova era" -
"Siamo all'inizio di un'era, come Internet negli anni '80, oggi già possiamo dire che chiunque può arrivare nello spazio e siamo solo all'inizio dell'avventura". Ne è convinto Lorenzo Bertelli, Head of Corporate Social Responsibility del Gruppo Prada. "Oggi i costi per andare nello spazio sono troppo elevati ma i prezzi - ha riflettuto Bertelli - scenderanno e diventerà accessibile. Ora siamo all'inizio, penso che avremo possibilità future, sono certo che ci sono persone che vogliono andare sulla Luna in modo sicuro senza spendere cifre esagerate e questo accadrà". Per quanto riguarda le aziende "oggi si corrono rischi ma si aprono delle possibilità", ha sottolineato Bertelli, spiegando che "per il futuro abbiamo idee da concretizzare. Stiamo lavorando con Axiom, è un settore in evoluzione". "Qui iniziamo il viaggio e poi vediamo - ha concluso - se è strategico per il gruppo".