Polemiche in Abruzzo per la decisione del Consiglio di Stato di sospendere la delibera della Regione Abruzzo sul via libera all'abbattimento di 469 esemplari di cervo per ridurre, questa la tesi della giunta, i danni che provocano all’economia agricola. Le associazioni avevano impugnato l'ordinanza del Tar Abruzzo che aveva dato l'ok all'abbattimento. L'udienza in camera di consiglio si terrà il 7 novembre.
L'Assessore all'Agricoltura, Caccia e Pesca, Parchi e Riserve Naturali della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, espone la decisione di dare il via libera per l'abbattimento: "Il nostro provvedimento nasce da uno studio scientifico che è stato autorizzato dall'Ispra - spiega -. Stiamo facendo quello che si fa anche in altre regioni, come Toscana, Emilia Romagna e Veneto e ovunque ci sia un aumento del numero di animali".
Imprudente ha poi spiegato che: "Non si tratta di una questione di caccia - ha aggiunto -, ma di un equilibrio ecosistemico che tende alla salvaguardia delle vite umane e delle nostre aziende". Secondo la giunta abruzzese, infatti, il proliferare di cervi avrebbe aumentato il rischio di incidenti: "Il numero degli incidenti stradali causato dall'attraversamento degli animali - ha spiegato - è aumentanto in maniera vertiginosa in questi anni, così come i danni che sono stati provocati alle nostre aziende".