"Penso che potremo tornare a una detrazione del 50% sulle ristrutturazioni della prima casa, senza prendere impegni e compatibilmente con le risorse disponibili, ma non prometto niente". Lo afferma il viceministro dell'Economia Maurizio Leo, rispondendo a una domanda sul possibile ripristino della detrazione del 50% che scade quest'anno per scendere al 36%.
Il governo sta lavorando sulla proposta lanciata dal leader di Confindustria Emanuele Orsini di un "piano casa" per favorire la mobilità dei lavoratori. Ma ad animare l'argomento tasse e bonus sulle abitazioni ci ha pensato, dal palco di un'iniziativa FdI a Milano, il viceministro Maurizio Leo il quale apre al ritorno di un bonus al 50% sulla prima abitazione. La stagione del Superbonus che ha portato al "disastro della Finanza pubblica", ha ripetuto oggi per l'ennesima volta Giorgetti, è archiviata.
Ma il tema della casa è tra i punti focali del programma del centrodestra e la polemica sul presunto aumento delle tasse per chi ha usufruito del 110% - legato in realtà all'obbligo, reso più stringente con l'ultima legge di bilancio, di procedere all'aggiornamento della rendita catastale - brucia ancora. E' in questa situazione che Leo fa un'apertura e spiega che "penso che potremmo ritornare, fermo restando che abbandoniamo il meccanismo della cessione del credito, a una detrazione magari al 50% per la prima casa, perché dobbiamo agevolare quelli che vogliono usufruire del bonus sulla prima casa. Penso che è una misura, senza prendere impegni e compatibilmente con le risorse, a cui si potrebbe ritornare. Per il resto si vedrà".
La caccia alle risorse per finanziare il bonus -
Bisognerà dunque vedere come, e con quali risorse. Martedì sera si terrà il Cdm per l'approvazione del documento programmatico di bilancio, che entro la mezzanotte dovrà essere spedito a Bruxelles. Domenica 20 ottobre è la data per l'invio al Parlamento della manovra vera e propria: quest'anno, ha spiegato Giorgetti, si partirà dalla Camera. "Sarà una manovra equilibrata che metterà a tacere le polemiche totalmente gonfiate e astruse di questi giorni che fanno parte del dibattito politico ma sviano il problema", spiega il ministro leghista, aggiungendo che sì, "faremo dei tagli significativi, chiederemo dei sacrifici - se qualcuno non si offende - ai ministeri e alle strutture pubbliche, ci saranno dei ritocchi sulle entrate ma, tra virgolette, a chi se lo merita". Detto chiaramente: "le persone fisiche, le imprese non hanno niente da temere". E sul polverone sollevato dalle sue parole: "Davanti un consesso di banchieri e finanzieri ho detto a loro che i sacrifici devono farli tutti, anche loro, non mi sembra di aver detto una bestemmia in chiesa".
Conte: 50% per bonus edilizi è poco, dobbiamo migliorare -
"Il viceministro Leo parla di un bonus edilizio al 50%. Ministro Leo confrontati con noi perché noi abbiamo un piano: il 50% credo che sia poco. Dobbiamo migliorare. Nessuno ha pensato che potesse essere 110% indefinitivamente nel tempo. Ragioniamo ma dimostrate di essere persone serie perché state facendo male all'Italia e agli italiani". Lo ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte, a margine della presentazione del programma del M5s per le elezioni regionali in Liguria.