Prosegue l'inchiesta di "Dritto e Rovescio" sull'infibulazione, la pratica islamica di mutilazione genitale per le donne in giovane età. Quest'intervento, spesso consigliato dagli Imam, non è legale in Italia: tuttavia, la trasmissione di Rete 4 ha dimostrato come alcuni capi religiosi presenti nel nostro Paese, diano consigli dettagliati ai padri che vorrebbero praticarla alle figlie.
Il programma di Paolo Del Debbio, dopo essersi occupato di come funziona il giro dei contatti per praticare l'infibulazione a Milano, nella puntata del 10 ottobre ha verificato la situazione di Roma. Nella Capitale, le cose non sono molto diverse: grazie a un complice che si è spacciato per un padre che voleva far infibulare le figlie, le telecamere di "Dritto e Rovescio" sono riuscite a entrare in diversi centri islamici.
I contatti degli Imam -
"Vorrei fare infibulare le mie figlie di 6 e 8 anni, è una pratica islamica?", chiede il complice del programma. "Nella nostra religione è il pediatra che indica se c'è bisogno di farla - replica l'Imam, che aggiunge - interviene se nota che il clitoride è troppo sporgente". Quando l'uomo gli chiede se il pediatra in questione può essere italiano, l'Imam risponde: "No, perché i medici italiani rifiutano l'infibulazione. Ti conviene farla in Tunisia". In un altro centro islamico, invece, l'Imam consiglia un suo conoscente: "Un mio amico lo conosce, chiama lui. Non lo fa lui però conosce un altro che lo fa". Al numero di telefono fornito dall'Imam, risponde una voce che sembra parlare in italiano, ma dopo aver ascoltato la richiesta, l'uomo dall'altro lato telefono sembra far finta di non capire.