Ospite a "Jazz Meeting" è il produttore Mauro Malavasi, che presenta la raccolta con inediti di Jimmy Villotti. Una doppia raccolta per un chitarrista estroso e geniale come pochi altri. L’uscita discografica servirà a far conoscere alle nuove generazioni l'artista scomparso nel dicembre 2023.
Nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera, Jimmy Villotti ha lavorato con nomi del calibro di Lucio Dalla, Paolo Conte, Ornella Vanoni e molti altri.
In particolare con Dalla diede vita ad improvvisazioni in duo, chitarra e clarinetto, sui palcoscenici o per la strada - al Ferrara Buskers Festival - che restano esecuzioni estemporanee di fulvida meraviglia.
Nel 1978, Villotti compone l’opera rock “Giulio Cesare”, eseguita dalla big band del Conservatorio di Bologna.
La sua carriera da chitarrista si consolida ulteriormente negli anni Ottanta, tramite collaborazioni significative con Francesco Guccini, Claudio Lolli e Sergio Endrigo.
Nel 1980, produce “Pesissimo!” degli Skiantos e l’anno successivo “Marginal Tango” di Flaco Biondini.
Suona per Gianni Morandi e per gli Stadio, incidendo l’intro di chitarra classica nel celebre brano “Grande figlio di puttana”, primo singolo della band.
Tra il 1981 e il 1991, Villotti è soprattutto il chitarrista di fiducia di Paolo Conte, il quale gli dedica la canzone “Jimmy ballando” nel fortunato album “Aguaplano” (1987). Questo brano diviene un successo internazionale, con una pubblicazione in due volumi in Germania, il secondo dei quali intitolato appunto: “Jimmy ballando” (1989).
Nel 1990, Villotti lavora in studio alle registrazioni di “All’una e trentacinque circa”, debutto discografico di Vinicio Capossela.
La collezione di Jimmy Villotti è stata restaurata e rimasterizzata da Mauro Malavasi, produttore che ha firmato alcuni tra gli album di maggiore successo della musica in Italia e che produsse insieme a Renzo Fantini i due primi album di Villotti.
"Jimmy", dice Mauro Malavasi, "non è stato solo un grande musicista ma anche un compositore di parole, proprio Paolo Conte che ebbe per tanti anni Villotti come chitarrista, lo definì un musicista d’avanguardia.
Il suo mondo musicale è un insieme di cose complesse e complete che lo rappresentano; un artista a 360 gradi, ma anche un grande intellettuale e persona di una umanità che portava positività ovunque, in tutte le persone che frequentava e nelle situazioni che viveva.
Ho prodotto questa uscita discografica perché credo che Villotti sia conosciuto soprattutto come chitarrista di nomi come Paolo Conte, Ornella Vanoni e Francesco Guccini, ma non abbastanza come cantante o autore.
Alterna il parlato o il cantato ai suoni; un “prototipo” di artista unico, affrancato da ogni convenzione e da ogni esigenza di mercato, che fa come vuole, spesso a scapito del successo commerciale.
Lui è stato responsabile della propria opera ed era cosciente di tutto, scriveva tantissimo tutti i giorni su ciò che accadeva, non solo nel mondo della musica ma anche in altri settori, con un carattere "extra ordinario", fatto di grande positività e calma".
Tu un produttore tra più apprezzati, lui musicista originalissimo: le vostre strade non potevano che incontrarsi -
Conoscevo Jimmy da moltissimi anni, con Renzo Fantini coprodussi primi due album, entrambi lo spingevamo ad andare in studio, liberando la sua creatività facendogli mettere “nero su bianco”, ciò che lui rappresentava creando musica.
Abbiamo discusso, ci siamo confrontati sui rispettivi percorsi musicali; sia io che Renzo volevamo che documentasse i suoi dischi senza timori.
Era conscio di essere amico di personaggi come Dalla, Guccini, Paolo Conte e Morandi tutti i musicisti dei quali fu sideman, si doveva confrontare con il top in campo musicale e questo fu un contributo fondamentale per liberare la creatività, che era la forza di questo artista.
Villotti manda a chi lo ascolta un “messaggio” sempre attuale… -
Certamente, proprio per questo ho deciso di curare il restauro ed il remastering di questo doppio cd, che si compone di 24 brani, che coprono un arco temporale di quaranta anni, per far conoscere la sua vena artistica di cantautore non “canonico” libero pensatore, artista a tutto tondo. La sua è una musica non inquadrabile in un genere preciso, in un mondo che pensa soprattutto a etichettare chi fa musica.
Un documento che mi auguro rimanga anche per le future generazioni.
"Jimmy Villotti" è pubblicato da: Universal Music Italia e Rea Edizioni Musicali.