Il suo ultimo album "I nomi del diavolo" è stato uno dei più venduti di quest'anno, ma a Kid Yugi mancava ancora la definitiva consacrazione live. Questa è arrivata da Milano, dove il rapper pugliese ha conquistato il pubblico sin dalla prima di tre date sold out al Fabrique, il 7, 8 e 9 ottobre. Quasi due ore di rap torrido, a suon di barre affilate come lame sciorinate con precisione, atmosfere gotiche e poca e ponderata concessione alla melodia.
Kid Yugi è uno dei talenti emergenti del nuovo rap che maggiormente ha raccolto consensi anche nella scena. Emis Killa lo ha voluto sul palco del suo concertone evento per i 15 anni di carriera, Lazza lo ritiene una delle penne migliori e lo ha voluto nel suo nuovo album "Locura" nel brano ."Mezze verità", che Yugi ha ovviamente messo in scaletta. Sempre in scaletta anche due canzoni con Tedua, altro big che ha preso Yugi sotto la sua ala, tanto che "Paradiso artificiale", contenuto ne "La divina commedia", può essere considerato il brano che ha fatto conoscere il rapper di Massafra al grande pubblico. Ma tutto quello che è venuto dopo se lo è guadagnato da solo, grazie a un album importante come "I nomi del diavolo", capace di piazzarsi stabilmente in top 10 per 18 settimane consecutive, mettendo in bacheca un doppio platino forte di oltre 100mila copie vendute. Mica briciole per un 23enne con alle spalle un album di esordio, "The Globe" (2022), un Ep in collaborazione con Night Skinny ("Quarto di bue"). Tanto più che il rap di Kid Yugi è tutto tranne che ruffiano e facilone: testi che coniugano con sapienza impegno sociale e riferimenti letterari e cinematografici, poca melodia, centellinata qua e là per lasciare piuttosto spazio a barre declamate con energia e rabbia spesso appoggiandosi su basi dall'atmosfera tenebrosa e inquietante. Peccato solo che l'acustica del Fabrique esalti la voce e i beat non quanto le parti di synth.
Dopo un'estate passata tra dj set e live in piazze minori e reduce dal bagno di folla del Red Bull 64 Bars Live di Napoli, Kid Yugi è quindi arrivato all'appuntamento con questa tripletta milanese andati sold out già da mesi. E il termometro dell'attesa era facilmente leggibile guardando la lunghissima coda di ragazzi in attesa di entrare sin dal primo pomeriggio. Un'attesa ripagata a dovere. Il live di Kid Yugi è una macchina ben costruita, con partenza a razzo con "Anticristo" in medley con "Monopolio" e una "Terr1" che esalta l'orgoglio delle origini di Yugi (vero nome Francesco Stasi) e di gran parte del pubblico presente. La parte centrale vede un necessario rallentamento per i (pochi, lo ammette lui stesso) pezzi d'amore, come "Sintetico" e "Lilith", mentre il finale è al calor bianco con "64 Bars da censura" che dimostra una volta di più le doti del rapper ("Questa è per chi dice che non ho fiato" dice lui alla fine). Pur con un palco ridotto all'osso il maxi schermo alle spalle del rapper è comunque elemento protagonista con visual per la maggior parte a tema "diabolico" e il suo aprirsi e chiudersi per creare entrate in scena a effetto. A impreziosire la serata anche qualche ospite come Rrari Dal Tacco, gli immancabili Artie 5ive e Tony Boy (suo compagni di percorso in numerose canzoni) ma anche due pesi massimi della scena come Ernia e Noyz Narcos, introdotto da Yugi come "il mio rapper preferito" e con il quale ha duettato su "Cvlt", brano tratto dall'omonimo album di Noyz e Salmo.
In un Fabrique pieno come un uovo, il pubblico poi ha fatto la sua parte in maniera entusiasta e partecipe, pronto a cantare tutti i pezzi dall'inizio alla fine e a saltare come un sol uomo su quelli più tirati. Inevitabile come brani iconici nella discografia di Yugi come "Porto il commerciale", "Paganini" (su questa e sulla conclusiva "Lucifero" c'è il decisivo apporto di una violinista) e "Massafghanistan" scatenino la platea comunque attiva su ogni singolo brano. Stasera si replica per l'ultima volta ma inutile cercare i biglietti, sono stati tutti bruciati da tempo. Ma siamo sicuri che occasioni per rivedere Kid Yugi ce ne saranno tante: il suo rap è destinato ad avere un futuro.
Kid Yugi, la scaletta del concerto di Milano
INTRO
ANTICRISTO + MONOPOLIO
TERR1
MINACCIA
KABUKI
Y3P4
NON NE VALI LA PENA featRRARI DAL TACCO
SIGNORE DELLE MOSCHE
SERVIZIO
DENARO
PORTO IL COMMERCIALE
CAPRA A 3 TESTE
DEM
SINTETICO
LILITH
FILMOGRAFO
--- interludio video---
NEMICO
EX ANGELO
GRAMMELOT
MEZZE VERITÀ
CVLT
GOTHAM
PAGANINI
64 BARS REDBULL
EVA
PARADISO ARTIFICIALE
MASSAFGHANISTAN
--- encore ---
IL FERRO DI CHECOV
LUCIFERO