SAPORI UNICI E SOFISTICATI

Procaccini, cucina d'autore a Milano sotto la guida di Emin Haziri

Il nuovo ristorante Procaccini a Milano, propone un'alta cucina innovativa in un ambiente elegante e raffinato

© Ufficio stampa

Nel centro di Milano, ha aperto il ristorante Procaccini, un nuovo spazio che promette di arricchire la scena gastronomica della città. Creato da Procaccini Management Srl, questo ristorante rappresenta un’interessante novità nel panorama culinario milanese.

L’experience culinaria firmata Emin Haziri

L'avventura culinaria al Procaccini inizia con un gesto di accoglienza che rompe subito il ghiaccio: quattro prelibate "Frigerie" che offrono agli ospiti un assaggio dei sapori unici e sofisticati che caratterizzano la cucina di Haziri. Questo giovane chef, di origini kosovare e con un curriculum stellare che include esperienze presso il Bistrot Cannavacciuolo di Torino, Villa Crespi, e la prestigiosa scuola gastronomica di Carlo Cracco, ha portato con sé un bagaglio di esperienze che lo rendono una delle promesse più brillanti del panorama culinario italiano.

Il menù del ristorante è un viaggio attraverso tre percorsi degustazione da sei portate, ciascuno con un'anima distinta. Il "Viaggio dello Chef" è pensato per chi desidera esplorare la traiettoria professionale di Haziri, scoprendo piatti che riflettono la sua evoluzione e creatività. Il menù "Classico" rivisita i piatti della tradizione con un tocco contemporaneo, mentre il menù "Vegetariano" è un vero e proprio omaggio alla natura, con portate che celebrano la purezza e la stagionalità degli ingredienti vegetali.

Per chi preferisce un'esperienza più breve, il menù alla carta offre una selezione di piatti che combinano ingredienti freschi e pregiati come i gamberi rossi di Mazara, il tonno rosso del Mediterraneo e il manzo Wagyu, preparati in modo sartoriale dallo Chef Haziri. Tra le proposte, spiccano antipasti come "Patate, porcini e nasturzio" e primi piatti come lo "Spaghetto all’anguilla affumicata, scarola, limone salato e quinoa", che fondono tradizione e innovazione in un equilibrio perfetto. Anche i dessert, come il "Banana, Miso e bergamotto", sono pensati per sorprendere e deliziare.

370 etichette e un’accoglienza impeccabile

Ad accompagnare le creazioni culinarie di Haziri, il ristorante Procaccini vanta una cantina che conta oltre 370 etichette, con una particolare attenzione per gli Champagne, i vini di Borgogna e i rossi toscani. La carta dei vini è stata curata per offrire una selezione che spazia dai grandi classici ai vitigni meno conosciuti, permettendo agli ospiti di intraprendere affascinanti degustazioni "verticali", esplorando diverse annate di una stessa etichetta. Anche la proposta di distillati e passiti è il frutto di un accurato scouting, che porta in tavola le "chicche" di piccoli e grandi produttori, sia italiani che esteri.

Il servizio è affidato a un team di 10 giovani talenti, che coniugano professionalità e competenza con un’accoglienza calda e informale. L'obiettivo è quello di far sentire gli ospiti a proprio agio, coccolati come in una grande casa, dove ogni dettaglio è pensato per offrire un'esperienza di gusto in armonia con l'ambiente circostante.

L’ambiente e il design di Procaccini

Il design del ristorante, curato dall'architetto Alberto Baronio e dall'interior designer Andrea Raso, è un richiamo agli anni '70 con un tocco eclettico che conferisce al locale un carattere unico. Il contrasto tra superfici lucide e opache, i colori audaci come il pavone, e i materiali pregiati come il marmo breccia di Capraia e gli ottoni bruniti, creano un'atmosfera raffinata e accogliente. La cucina a vista e lo Chef’s Table in marmo permettono agli ospiti di osservare da vicino la maestria dello Chef Haziri, mentre la cantina a vista, retroilluminata da strutture in ottone acidato brunito, cattura lo sguardo e contribuisce a creare un ambiente suggestivo.

Una chicca rara e preziosa completa l’offerta del Procaccini: un pianoforte a coda che accompagna dolcemente le serate degli ospiti con un sottofondo musicale raffinato, aggiungendo un ulteriore tocco di classe a un’esperienza già di per sé straordinaria.

Di Indira Fassioni