Di fronte c’è Capri, alle spalle si snodano le sinuose colline della Penisola sorrentina. Punta Campanella è un promontorio speciale, non solo per la vista da sogno, ma per un microclima che dà un sapore unico a tutto quello che vi cresce.
Melanzane, olive, zucchine. Ma un principe su tutti: il prodotto più iconico della zona è senza dubbio il pomodoro. Nei suoi orti biologici Alfonso Iaccarino, istituzione della nostra gastronomia e patron dello storico ristorante Don Alfonso 1890, ne coltiva tre varietà. Pomodoro del piennolo, San Marzano e Cuore di Bue, raccolti secondo il principio di stagionalità e protagonisti nella cucina dell’indirizzo a Sant’Agata sui due Golfi, affidata oggi al figlio Ernesto.
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Tre pomodori speciali
“Sono anni che stiamo facendo un lavoro per valorizzare queste cultivar che rischiavano di essere dimenticate – ci racconta Don Alfonso che a suo tempo ospitò anche Ancel Keys, codificatore della dieta mediterranea, per i suoi studi sull’alimentazione – abbiamo abbandonato la chimica di sintesi per amore del prodotto e della genuinità. Qui coltiviamo delle materie prime non comuni che giovano di una condizione particolare”. L’esposizione ai venti, la natura del terreno e la concimazione naturale delle piantagioni fa sì che i pomodori di Punta Campanella possano crescere anche dopo l’estate con risultati al palato straordinari.
Il cambiamento climatico
Un posto unico questo che comunque non riesce a ripararsi dagli effetti del climate change. Da qualche tempo gli orti di Punta Campanella possono ospitare infatti anche banani e avocado. E le piantagioni spesso non necessitano di copertura proprio per le temperature troppo alte. “Il caldo eccessivo influisce sulla maturazione del pomodoro ad agosto – ci spiega Ernesto Iaccarino – ma allo stesso tempo ci ritroviamo fino ad ottobre con dei pomodorini leggermente appassiti che hanno un gusto fantastico”.
Declinazioni in cucina
Tre tipi di pomodoro, ognuno con una propria declinazione. Qual è il preferito di Don Alfonso? “Non ho un tipo prediletto, ma posso dirti come preferisco il pomodoro – ci spiega Iaccarino – il Cuore di Bue è perfetto per le insalate, il San Marzano diventa la conserva da utilizzare per tutto l’inverno, mentre il pomodorino è il protagonista dell’iconico spaghetto Don Alfonso, simbolo del nostro ristorante. Un piatto semplice dove emerge la qualità della materia prima”.