AVEVA 84 ANNI

E' morto John Amos, attore di serie tv e film: da "Radici" a "Il principe cerca moglie"

Interpretando, nel 1977, il ruolo dello schiavo Kunta Kinte adulto ottenne una nomination all'Emmy Award

© IPA

E' morto a 84 anni John Amos, uno dei protagonisti di sitcom di successo degli anni 70, dalla miniserie "Radici" a "Good Times" e attore di film come "Il principe cerca moglie", "Sorvegliato speciale""Die Hard 2". A dare la notizia il figlio Kelly Christopher Amos, che, con un comunicato ufficiale, riportato dalla rivista People, ha dichiarato: “È con sincera tristezza che vi comunico che mio padre è passato a miglior vita. Era un uomo gentilissimo e un cuore d’oro ed era amato in tutto il mondo".

Il commiato del figlio e dei collaboratori -

 John Amos è morto a Los Angeles, la città in cui viveva lo scorso 21 agosto per cause naturali, ma solo più di un mese dopo il figlio ha elaborato il lutto e trovato la forza di comunicarlo ai media.  "Molti fan lo considerano il loro padre televisivo. Ha vissuto una bella vita. La sua eredità vivrà nei suoi eccezionali lavori televisivi e cinematografici come attore”, ha aggiunto Kelly Christopher nel comunicato stampa: "Mio padre ha amato lavorare come attore per tutta la sua vita. Più recentemente a Suits LA ha interpretato se stesso e il nostro documentario sul suo viaggio di vita come attore, "America's Dad". Era mio padre, il mio migliore amico e il mio eroe. Grazie per le vostre preghiere e il vostro sostegno in questo momento." Julia Buchwald, presidente dell'agenzia di talenti Buchwald, ha aggiunto: "Eravamo così orgogliosi di rappresentare John. Non era solo un talento straordinario, ma anche un'anima profondamente gentile e generosa. Il suo impatto sull'industria e su coloro che lo conoscevano non sarà mai dimenticato". 

Un passato nello sport -

   Nato a Newark (New Jersey) John Amos ha frequentato la Colorado State University ed è stato campione di pugilato conquistando il titolo di Golden Glove. Nel 1967 ha trascorso un periodo di prova con la squadra dei Kansas City Chiefs della American Football League, dove ha disputato alcuni incontri a livello semi-professionistico.

I suoi ruoli nelle serie tv -

 Le sue più note interpretazioni sono probabilmente quelle del personaggio di Gordy Howard, il meteorologo della sit-com "Mary Tyler Moore Show" (1970-1973), e quella di James Evans Sr., il padre disoccupato cronico, nell'altra sit-com degli anni settanta "Good Times" (1974-1976). Di quest'ultimo show Amos divenne una vera e propria battendosi affinché la rappresentazione delle persone di colore sullo schermo fosse onesta e autentica.

Amos ha fatto inoltre parte del cast della miniserie televisiva "Radici" (1977), vincitore del Premio Emmy, interpretando il ruolo di Kunta Kinte adulto. Ha in seguito interpretato il ruolo del Capitano Dolan in "Hunter" (1984-1985), è stato co-protagonista nel dramma poliziesco della "CBS The District" e ha partecipato a diversi episodi di altre serie televisive come "I Robinson", "Willy, il principe di Bel-Air" e "A-Team".

I suoi ruoli nel cinema -

  Amos ha partecipato a diverse pellicole come "Kaan principe guerriero" (1982), "58 minuti per morire - Die Harder" (1990) ma in Italia è forse maggiormente noto per il suo ruolo ne "Il principe cerca moglie" (1988). Nel film l'attore è Cleo McDowell padre di Lisa (Shari Headley), la giovane per la quale il principe Akeem (Eddie Murphy) perde la testa. Un ruolo che Amos ha ripreso poi anche nel sequel del 2021, "Il Principe Cerca Figlio". 
Solo poche settimane fa il cinema aveva detto addio anche James Earl Jones, celebre attore noto per i suoi ruoli sia in tv sia sul grande schermo e come Amos, interprete sia della miniserie "Radici" sia dei film "Il principe cerca moglie" e "Il principe cerca figlio" in cui interpretava il Re di Zamunda, padre del principe Eddie Murphy, che diventa orfano quindi sia del "genitore" sia del "suocero" in una delle sue pellicole più famose.

Ha inoltre recitato insieme a Sylvester Stallone nel film del 1989 "Sorvegliato speciale" e nell'episodio "Il gatto nero" del film "Due occhi diabolici" del regista horror Dario Argento del 1990.

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