A settembre "i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona tornano ad accelerare su base tendenziale", passando da +0,6% a +1,1%. Il ritmo di crescita su base annua dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto, invece, si attenua (da +1,1% a +0,6%). Lo rileva l'Istat.
I beni alimentari stanno mostrando un profilo in crescita tant'è che si registra un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente (da +0,8% a 1,3%). Nonostante si sia registrato un lieve calo congiunturale dei beni alimentari lavorati del 0,2%, si rileva comunque un ritmo di crescita su base annua dei prezzi (da +1,5% a +1,8%). Se si prendono in esame gli alimentari freschi, è possibile notare una risalita del tasso tendenziale da valori negativi a positivi (da -0,5% a +0,3%), oltre che una crescita mensile del 1,4%.
Nella componente non lavorata si attenua la flessione dei prezzi di frutta fresca e refrigerata ma il valore rimane negativo a -0,7%. Quelli dei vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate hanno avuto un aumento del 5,2% su base congiunturale (da -3,9% a -2,5%). I prezzi delle carni mostrano un aumento dell'1,7% su base annua e dello 0,3% su base mensile.
L'andamento di crescita dei prezzi nel comparto dei servizi scende da 3,2% a 2,8% su base annua. In altre parole rallentano i prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,5% a +4,0%; nullo il congiunturale). Ciò si deve soprattutto a causa dei pacchetti vacanze (da +23,2% a +13,0%; -15,8% sul mese). A incidervi anche altri fattori quali i prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +2,9% a +2,5%; - 2,1% da agosto). In questo dato c'è l'influenza del trasporto marittimo e per vie d'acqua interne (da -1,0% a -5,0%; -31,3% rispetto al mese precedente), del trasporto aereo passeggeri (da -4,8% a -8,6%; -21,3% sul mese estivo) e del trasporto passeggeri su rotaia (da +6,1% a +4,3%; -0,3% il congiunturale).