La procura di Parma ha presentato appello contro l'ordinanza con cui il gip di Parma ha disposto i domiciliari per Chiara, la giovane di Traversetolo (Parma) accusata della vicenda dei neonati morti e sepolti nel giardino della sua villetta e ha chiesto che la ragazza sia mandata in carcere. Il gip aveva infatti respinto la richiesta fatta dalla procura per soppressione di cadavere, ritenendo il reato occultamento di cadavere.
Il procuratore Roberto D'Avino, che ha firmato la richiesta cel carcere, tira in ballo anche il ruolo dei genitori. Nel suo provvedimento, infatti, il Gip aveva ritenuto sufficienti gli arresti domiciliari, con il divieto di comunicare con persone diverse da coloro che coabitano con l'indagata, anche in ragione del controllo che sarebbe stato fatto dai familiari conviventi. Una conclusione non condivisa dalla procura, "non potendosi affidare a terzi - dice il procuratore - nella specie, peraltro, a quegli stessi genitori che mai di nulla si erano accorti di ciò che avveniva in casa propria, il buon esito e l'efficacia degli arresti domiciliari". La Procura ha quindi fatto appello, chiedendo che il seppellimento del secondo neonato venga classificato come soppressione di cadavere e che per tutti i reati ipotizzati (omicidio volontario aggravato per il neonato morto ad agosto e per soppressione di cadavere dei due neonati) sia applicata la custodia cautelare in carcere.
L'intervista shock dell'ex fidanzato: "Mai vista la pancia crescere" -
E fa ancora discutere l'intervista rilasciata dall'ex fidanzato di Chiara alla trasmissione Le Iene. Soprattutto la domanda sul come non ha fatto ad accorgersi delle gravidanze: "Lei era normale, non cambiava mai. Dal giorno che ci siamo fidanzati fino all'ultimo non l'ho mai vista cambiata, non l'ho mai vista star male. Non si notava nulla, né il seno, né la pancia, né il corpo, niente di niente. Neanche nei suoi atteggiamenti. Io immagino che all'ottavo, al nono mese avesse più paura che si potesse vedere la cosa o che comunque si potesse notare qualcosa, ma non notavi niente. Cambi d'umore? Era una maschera".