Uccisa da 17enne, il giallo dell'ultimo messaggio inviato alla sorella: "E' amabile, mi porta in taxi"
Emergono nuovi elementi sul caso della 42enne Maria Campai, ritrovata senza vita in una villetta abbandonata di Viadana (Mantova), sette giorni dopo la sua scomparsa e quell'incontro con lo studente minorenne conosciuto online
"E' un uomo amabile, mi porta in taxi". Questo il contenuto dell'ultimo messaggio ricevuto inviato dalla 42enne Maria Campai, ritrovata morta a una settimana dalla scomparsa in una villetta abbandonata di Viadana (Mantova), ha inviato sul cellulare della sorella Roxana, che l'aveva accompagnata all'appuntamento fatale con il 17enne che ha poi confessato di averla uccisa. Ed è giallo intorno a queste parole: è stata davvero Maria Campai a inviare quell'sms o era già morta quando la sorella lo ha ricevuto? Intanto è attesa per l'udienza di convalida dell'arresto dello studente minorenne accusato di omicidio volontario e premeditato e di occultamento di cadavere e che attualmente si trova nel carcere Beccaria di Milano.
A rivelare l'esistenza di questo sms misterioso inviato da Maria Campai è la sorella della vittima al quotidiano Il Giorno, che ripercorre quell'ultima notte del 19 settembre. "Da Parma l’abbiamo accompagnata qui a Viadana, io e il mio compagno - ricorda Roxana. - Abbiamo visto che si incontrava con un uomo giovane, con gli occhiali. Dopo un’ora non rispondeva più al telefono. Mi aveva mandato un messaggio: 'È un uomo amabile che mi porta dentro un taxi. Ci vediamo domani'".
Parole, dunque, che intendono rassicurare i famigliari e che lasciano capire che quell'"uomo amabile" avrebbe offerto un taxi per rincasare, è stato scritto da Maria Campai oppure, in quel momento, la donna era già morta?
"Abbiamo girato per tutta la notte in macchina - continua Roxana nel suo racconto a Il Giorno. - La gente della zona pensava che fossimo ladri, invece cercavamo mia sorella. Ho fatto di tutto per trovare la persona con cui si era incontrata. Sono tornata sul posto". Nessuna traccia della sorella Maria: per giorni era diventata una persona scomparsa.
Poi la svolta del 26 settembre. "L’altro giorno - aggiunge - ho visto il ragazzo che usciva con una donna bionda su una Punto. Era lui. Li abbiamo seguiti. Andavano in farmacia. Il mio compagno gli ha fatto uno scatto con il cellulare e siamo andati dai carabinieri, che hanno chiamato il ragazzo e suo padre".
"Vedeva per la prima volta la persona che l’ha ammazzata. Voglio sapere perché", conclude Roxana. Intanto, è attesa per lunedì 30 settembre, quando si terrà l'udienza di convalida del fermo dello studente 17enne che si trova nel carcere Beccaria di Milano e quando verrà conferito l'incarico al medico legale per l'autopsia sul corpo di Maria. L'esame autoptico potrebbe avvenire già martedì 1° ottobre all'ospedale Carlo Poma di Mantova. Sempre lunedì sono attesi a Viadana i carabinieri del Ris per un ulteriore sopralluogo nel garage dove si sarebbe consumato l'omicidio.
Continuano, dunque, le indagini dei carabinieri per far luce sul delitto della 42enne di nazionalità romena, per il quale il 17enne in carcere è accusato di omicidio volontario e premeditato e di occultamento di cadavere. E i prossimi giorni saranno decisivi per far luce sulla dinamica dei fatti.