Dopo 8,4 milioni di Polo prodotte (negli utlimi 40 anni) nello stabilimento spagnolo di Pamplona, Volkswagen ferma la produzione europea della piccola tedesca e la trasferisce in Sud Africa. L'organizzazione è stata rivista per favorire lo sviluppo dei piani elettrici del marchio teutonico.
Nuova destinazione -
Finisce così la storia dell'affidabile utilitaria tedesca, Volkswagen Polo, nel Vecchio Continente. Proprio così, la sua produzione cambia rotta e si sposta nel continente africano, per la precisione in Sud Africa, a Kariega. Motivo del trasloco forzato della Polo lontano dalla sua storica fabbrica di Pamplona, in Spagna, è la rivisitazione dell'impianto iberico a favore dei nuovi modelli elettrici. Ciò non metterà comunque in discussione la presenza della Polo nei mercati europei, nel frattempo la struttura spagnola subirà un'adeguata trasformazione che la renderà abile nell'assemblaggio di due nuovi piccoli veicoli elettrici, uno dei quali avrà il marchio Skoda.
© Ufficio stampa Volkswagen
Volkswagen cerca un nuovo assetto -
Il Gruppo Volkswagen non è proprio in uno dei suoi periodi migliori: ha chiuso due stabilimenti in Germania, ha tagliato molte spese, ottimizzato la produzione e rivisto i budget. A quanto pare a Wolfsburg si sono dati un paio di anni per correggere strategie che si sono rivelate poco vincenti. In contesti come questi, nella storia dell'automobile capita che modelli di successo come la Polo, vengano messi sotto la lente di ingrandimento e capita anche che il loro destino venga plasmato verso nuovi orizzonti. C'è da dire che le vendite della Polo sono progressivamente diminuite nel corso degli ultimi anni: un trend negativo che si può facilmente riscontrare anche nei dati relativi ai primi otto mesi dell’anno in corso (sono state vendute poco più di 90mila Polo).
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Passato e futuro a confronto -
L’impianto di Pamplona ha iniziato la sua "storia d'amore" con la Polo nel lontano 1984, producendone fino a 8,4 milioni di esemplari. L’ultimo esemplare uscito dalle linee di assemblaggio spagnole, a luglio, è stata una Polo blu con motore TSI di 1,0 litri da 95 CV abbinato a un cambio manuale a 5 rapporti. Lo stabilimento di Kariega produce automobili per il gruppo Volkswagen dal 1951: qui viene ora prodotta la Polo ma anche la Polo Vivo, una variante più economica basata sulla generazione precedente.
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Lo stabilimento di Pamplona produrrà ancora auto con motori termici (T-Cross e Taigo), ma una sua parte verrà convertita alla transizione per dare vita, a partire dal 2026, a due piccole suv elettriche. La prima sarà la Volkswagen ID.2, la seconda sarà la Skoda Epiq. Entrambi i modelli saranno prodotti su una versione accorciata a trazione anteriore della piattaforma MEB, destinata anche a una piccola berlina elettrica che sarà prodotta a Martorell insieme a una “gemella” marchiata Cupra.