Il caso

Guai col fisco per Elettra Lamborghini, la replica: "Ho sempre fatturato e dichiarato"

La cantante e influencer non avrebbe dichiarato poco più di un milione di euro guadagnato, nel 2021 e 2022, con la sua attività di influencer

© Ansa

Elettra Lamborghini sarebbe finita nei controlli compiuti dalla guardia di finanza sui profitti generati da produttori di contenuti digitali tra cui personaggi famosi e molto noti che diffondono contenuti sui loro canali social, spesso ricompensati anche in maniera cospicua. Lo rivela il Corriere di Bologna, secondo cui la cantante e influencer bolognese avrebbe omesso di dichiarare poco più di un milione di euro guadagnato, nel 2021 e 2022, con la sua attività di influencer.

Immediata, la replica dell'artista che, sulle storie del suo profilo Instagram - una pagina da 7,1 milioni di follower - smentisce senza se e senza ma. "Sono molto sorpresa - scrive Lamborghini - dall'articolo che ritengo totalmente infondato e incorretto che è partito da una testata giornalistica bolognese. E quello che ne ha conseguito con la sua diffusione. Io e la società a me riferita - aggiunge - abbiamo sempre fatturato e dichiarato annualmente. Le verifiche fiscali sono abituali e il mio commercialista ne è ovviamente sempre al corrente", chiosa.

Parole che contrastano con la ricostruzione fatta dal quotidiano secondo cui a seguito della verifica fiscale condotta dalle fiamme gialle e segnalata all’Agenzia delle Entrate sarebbe giunta una denuncia nei confronti dell'artista bolognese con l'accusa di dichiarazione infedele. La segnalazione in Procura sarebbe scattata per il superamento delle soglie penali previste per le omesse dichiarazioni e ora la cantante potrà produrre eventuale documentazione per dimostrare, invece, la correttezza della sua condotta. L'accertamento fiscale, viene spiegato ancora, sarebbe legato a precedenti approfondimenti nei confronti di una società costituita nel 2019 dalla stessa Lamborghini, la Deseos ent. Srl di Argelato per l'attività di concessione dei diritti di sfruttamento di proprietà intellettuale e che, secondo le ipotesi investigative, sarebbe stata creata per la raccolta di parte dei proventi derivanti dall'attività di influencer della cantante configurando una possibile interposizione fittizia.

A marzo le fiamme gialle felsinee, puntando la loro attenzione sul mondo digitale, avevano scoperto una somma non dichiarata al fisco di oltre 11 milioni recuperata sanzionando quattro influencer e cinque digital creator bolognesi. Tra i primi l'imprenditore e dj, Gianluca Vacchi e il videomaker e youtuber Luis Sal. A Vacchi era stata richiesta una somma sui 7 milioni; 2 a Luis Sal, ad altri due influencer circa un milione mentre un altro milione ai cinque creatori di contenuti digitali.

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