Cristina, iniziamo da te: che bambina sei stata?
Io credo di essere stata una bambina privilegiata, perché sono cresciuta in una fattoria. La mia è stata un'infanzia meravigliosamente felice: trascorrevo intere giornate all’aperto insieme ai miei amici animali.
Quando e come hai deciso di continuare l’attività agricola?
A 55 anni ho dato una svolta alla mia vita cambiando completamente lavoro. Ho aperto una mia azienda agricola individuale con coltivazioni sostenibili e stagionali in pieno campo. Ho deciso di condividere il mio terreno con tutti attraverso la raccolta cosiddetta “you-pick”(cogli tu), una modalità di vendita, all’epoca, poco conosciuta e poco praticata in Italia.
Il tuo sogno si è realizzato nel 2017: quali le difficoltà e quali le soddisfazioni più grandi.
All'epoca, nel 2017, non è stato facile far conoscere e capire il mio progetto per le sue caratteristiche di coltivazione, ovvero senza ausilio di serre e con piantagioni esclusivamente stagionali, ma oggi è proprio questo il suo aspetto più apprezzato e amato. Soddisfazioni? Tantissime e grandissime! Sono ancora incredula nel vedere quante persone amano il mio campo, condividendo con me, stagionalmente, i miei fiori e le mie zucche. Ammetto che i sacrifici ci sono, in quanto si tratta di un lavoro fisico, a volte pesante, che va svolto con qualsiasi condizione meteo. Condizionano soprattutto le tante incertezze e incognite sul raccolto come è purtroppo accaduto in questo terribile 2024, in cui gli eventi atmosferici hanno compresso la fioritura primaverile ed estiva.
Il campo dei Fiori e delle Zucche: mi racconti com’è organizzato e quali sono gli appuntamenti?
Le mie coltivazioni sono, voglio sottolinearlo, assolutamente stagionali e in pieno campo. Gli appuntamenti sono quindi in primavera con i tulipani, narcisi e iris. In estate si raccolgono le zinnie, i cosmos, i fiordalisi, i girasoli e i fiori “di campo”. In autunno il campo si riempie con le zucche mangerecce, ornamentali e quella classica di Halloween. Il campo in queste occasioni è aperto a tutti quanti desiderano vivere l’emozione di cogliere i fiori o le zucche preferite.
Essere donna e imprenditrice non è sempre facile…
Non è retorica affermare che una donna imprenditrice deve combattere contro i pregiudizi, ma la determinazione, la correttezza, l’integrità e, consentitemelo, l’empatia che contraddistinguono la professionalità al femminile alla lunga sono riconosciute e vincenti. E allora i pregiudizi vengono finalmente rimpiazzati da stima e rispetto.
I tuoi progetti per il futuro?
Per il mio futuro mi auguro solamente di continuare ad amare così tanto il mio lavoro e di continuare a coltivare il mio campo con tanta passione, proprio come è stato fino a ora.
Qualcosa su di te per i nostri lettori.
Io dico sempre che non amo parlare di me stessa, ognuno di noi ha alle spalle un vissuto che l’ha reso la persona che è oggi. Io sono il mio campo, grazie al quale regalo emozioni e serenità e di questo ne sono grata.
Qual è il tuo fiore preferito? E quali non possono mai mancare a casa tua?
Amo la natura follemente, amo tutto ciò che mi circonda. Il mio fiore preferito? È difficile scegliere, tuttavia penso che sia il tulipano, per la sua bellezza “sorprendentemente” semplice... Forse perché vorrei assomigliarli!