A tre anni dal successo del primo film, Il Milanese Imbruttito di Germano Lanzoni torna al cinema con tanti nuovi attori, guest star e un twist inatteso. “Ricomincio da Taaac” è l’atteso secondo capitolo diretto ancora una volta da Pietro Belfiore, Davide Bonacina, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella e Davide Rossi. Tgcom24 vi offre una clip esclusiva della pellicola in uscita in sala il 26 settembre.
La trama -
Dopo la poco fortunata avventura in Sardegna del primo capitolo, il Signor Imbruttito (Germano Lanzoni) è tornato alla vita di prima a Milano, sempre divisa tra l’office e la family, composta dalla Wife Laura (Laura Locatelli) e da suo figlio, il Nano (Leonardo Uslengo), che nel frattempo si è trovato una fidanzata (Charlotte M). Tutto cambia quando il Boss (Claudio Bisio) comunica la vendita dell’azienda alla multinazionale americana Blacksun, fondata da Frank Black (Francesco Mandelli), quarantenne proveniente dalla Silicon Valley ed enfant prodige degli startupper. A gestire la transizione, l’eccentrico imprenditore Aldo Brusini (Paolo Calabresi) e il Nano in persona. La “svolta americana”, tutta a suon di inclusività, open space, smart working e green attitude, cozza contro tutto ciò in cui crede l’Imbruttito. Lo svelamento del nuovo board aziendale sarà uno shock: mentre il suo fedele scudiero e stagista Giargiana (Valerio Airò Rochelmeyer), lo Statale (Renato Avallone) e l’Imbruttita (Brenda Lodigiani) vengono promossi, l’Imbruttito si troverà licenziato a sorpresa; la goccia che ha fatto traboccare il vaso, una sua recente gaffe: aver apostrofato in modo poco felice un giovane rider in ritardo con la consegna. A seguito di dissapori in famiglia, il “king di Milano” si ritrova anche senza casa e completamente al verde, incapace di trovare una nuova occupazione di fronte al mercato del lavoro di oggi, finché assiste a un incidente stradale in cui è coinvolto proprio quel giovane rider, Martin (Maurizio Bousso); dopo averlo aiutato lo accompagna a casa, una cascina alle porte di Milano che il ragazzo condivide con alcuni inquilini. Chi africano, chi rumeno, il gruppo, composto da Martin, Karima (Martina Sammarco), Obi (Tommy Kuti) e Adrian (Tiberio Cosmin) gli offre ospitalità a patto di lavorare gratis per loro. L’Imbruttito si trova così a confrontarsi coi mestieri più umili come il rider, il barista e il dog sitter, scoprendo un mondo sconosciuto fatto di persone da lui mai considerate, che nonostante abbiano lauree, master e competenze, sono costrette a fare lavori che nessuno vuole più. Ma, forse, per lui è l’occasione di un riscatto professionale e umano.
Il cast -
Il cast vede il ritorno di tutti i personaggi del mondo Imbruttito, ma anche tante new entry Maurizio Bousso (Martin), Francesco Mandelli (Frank Black), Raul Cremona (Fabio Galanti), Martina Sammarco (Karima), Tommy Kuti (Obi) e Tiberio Cosmin (Adrian). Accanto a loro, tante guest star: insieme ai già apprezzati Claudio Bisio (il Boss) e Jake La Furia (il Notaio Bartolini) anche Daniele Adani, lo chef Ruben Bondì, Licia Colò.
Il secondo film de Il Milanese Imbruttito -
Si tratta di “una storia completamente nuova” afferma Lanzoni, che racconta la realtà in modo ironico, ma puntando un occhio di riguardo alla società. “Penso che così torni il valore della commedia – spiega Il Milanese -, una forma narrativa dove si possono trattare anche argomenti tosti, come la precarietà, l’inclusione e le relazioni che abbiamo con gli altri, in modo leggero e con un cast comico straordinario che mi ha permesso di scoprire corde anche non comiche”.
Il fenomeno social -
Social brand di proprietà di Shewants e creato nel 2013 da Marco De Crescenzio, Federico Marisio e Tommaso Pozza, “Il Milanese Imbruttito” dal web è diventato in pochi anni un fenomeno culturale e sociale che oggi conta 2 milioni di follower su Facebook, più di 750mila su Instagram, più di 520mila sul canale ufficiale YouTube e 240mila su TikTok. La prima trasposizione cinematografica, “Mollo tutto e apro un chiringuito”, uscito nel 2021, ha esordito subito sul podio del box office, risultando tra i maggiori incassi italiani nel periodo pandemico.