Fino al 16 marzo 2025, Siena ospita “Julio Le Parc. The Discovery of Perception”, la più grande personale mai realizzata in Italia dedicata al maestro dell'arte cinetica e dell'Op Art, Julio Le Parc. Curata da Marcella Beccaria in collaborazione con l’artista argentino e suo figlio Yamil Le Parc, la mostra ripercorre oltre 60 anni di carriera dell’artista con quasi 90 opere esposte nello storico Palazzo delle Papesse, appena riaperto al pubblico.
L’atteso ritorno in Italia -
"Julio Le Parc è tra coloro che hanno davvero scritto la storia dell'arte contemporanea - spiega a Tgcom24 Marcella Beccaria -. Questa mostra riporta in Italia un artista che riconosce di aver iniziato la sua carriera internazionale proprio qui". Nel 1966, infatti, Le Parc partecipò alla Biennale di Venezia, dove ricevette il Gran Premio per la pittura internazionale. "Da allora, questa è la prima volta che in Italia possiamo vedere un numero così elevato di opere di Le Parc, tra cui schizzi e lavori progettuali che raramente l’artista espone."
Un percorso espositivo immersivo -
Tra le opere più iconiche della mostra figurano Continuel lumière mobile (1963-2013) e Sphere verte (2016), una grande scultura sospesa all’ingresso del Palazzo delle Papesse che, grazie alla sua geometria instabile, modifica la percezione dello spazio circostante. Come sottolinea Beccaria, la visione di Le Parc non si limita all’arte come oggetto fisico: "Per lui, il vero valore dell'arte emerge nel momento in cui viene vissuta dal pubblico. L'artista insiste sul concetto di sperimentazione, accettando che alcune strade possano non portare a nulla, ma credendo sempre che l'incontro diretto tra l’opera e lo spettatore sia il momento in cui l'arte prende vita."
Un viaggio tra luce, colore e movimento -
La mostra offre un’esperienza immersiva dove luce, colore e movimento sono i protagonisti. Le Parc ha basato il suo lavoro su una palette di 14 colori, con combinazioni che moltiplicano la percezione visiva. “L’esplosione di colori sicuramente colpirà i visitatori - continua Beccaria -, Le Parc è davvero un maestro del colore. Ha deciso, all'inizio della sua carriera, di lavorare con una palette di 14 colori, consapevole che le possibili combinazioni sarebbero state migliaia. L'emozione che si prova attraversando queste sale è davvero intensa". Dalle sculture cromatiche agli esperimenti di luce e movimento, ogni opera invita a una nuova esperienza visiva e sensoriale. Chi andrà a Palazzo delle Papesse, conclude la curatrice, avrà “la possibilità di entrare fisicamente negli ambienti ottico-cinetici che Le Parc ha creato dagli anni Sessanta. Il pubblico si trova immerso in un gioco di luci elettriche e movimento, in cui la presenza stessa del visitatore interagisce con l'opera. Penso che queste esperienze colpiranno profondamente chi visiterà la mostra."