"Mamma, pensa che bello se Barilla facesse la pasta a forma di tappo, così il sugo ci potrebbe finire dentro...". È nata così la storia con protagonista Angela, una bimba di nove anni di Genova, che grazie alla sua immaginazione è riuscita a catturare l'interesse di uno dei più noti marchi alimentari italiani, diventando fonte d'ispirazione per il Ceo Gianluca Di Tondo e il suo team. Ma come ci è riuscita? Come si faceva una volta: scrivendo a mano una lettera.
Angela ama, da sempre, mangiare la pasta prodotta da Barilla. In un giorno di maggio è andata ben oltre. Immaginandosi una forma che potesse "intrappolare" il sugo. Da qui, l'idea del tappo che chiude un pennarello. Grazie all'intraprendenza di sua mamma quindi, la piccola Angela riesce a trovare l'indirizzo di Gianluca Di Tondo, ceo dell'azienda.
"Salve Gianluca Di Tondo - inizia così la missiva di Angela, scritta a mano - proprio oggi pensavo che volevo assaggiare un nuovo tipo di pasta: i tappi... dove il sugo potrebbe rimanere all'interno. Se vi piace, potete idearla". Due mesi dopo arriva, non senza stupore, la prima risposta dal "signor Barilla": "Ho passato - scrive il Ceo a mano - la sfida ai miei colleghi che si occupano di ideare nuovi formati. Mi hanno detto che ci lavoreranno anche se non sarà facile".
La soddisfazione di ricevere un segnale e aver strappato, quanto meno, una promessa d'impegno è tanta. Nulla di paragonabile, però, rispetto a quello che poi sarebbe accaduto. E, così, passano altre settimane. E mentre Angela continua a immaginarsi le forme della pasta del domani, a Parma il team della produzione lavora per realizzare l'idea della piccola cliente. A settembre, esattamente quattro mesi dopo la prima lettera, a casa di Angelina arriva una scatola. Sopra c'è scritto "Dedicato a te".
E con l'emozione, paragonabile a quella del 25 dicembre, Angela scarta il pacco e trova subito una lettera piazzata su una scatola, direttamente da casa Barilla. "Come ti avevo promesso - si legge sulla lettera - abbiamo lavorato sulla tua bellissima idea dei tappi e siamo riusciti a produrre una prima versione nel nostro impianto pilota utilizzando la tecnologia 3D. Ci potrebbe volere un po' di tempo per riuscire a produrli su larga scala ma nel frattempo volevamo farli avere a te!".