DOPO L'ONDATA ESTIVA

Covid, casi ancora in calo: comincia a circolare la variante Xec

I dati Iss: "In una settimana 8.490 positivi, -12%", gli esperti mettono in guardia sull'elevata contagiosità della variante 

© Da video| Covid, aumentano i contagi: ma il 46% è immunizzato

Dopo l'ondata estiva di contagi, i casi di Covid in Italia continuano a diminuire anche nell'ultima settimana. Segnalati anche nel nostro Paese alcuni sequenziamenti della nuova variante Xec, sempre appartenente alla famiglia Omicron del virus. Intanto, tra il 12 e il 18 settembre sono stati segnalati 8.490 nuovi positivi, il 12% in meno rispetto ai 9.670 della settimana  prima. Diminuiscono anche i decessi: 93 rispetto ai 97 di una settimana fa. 

Questi i numeri contenuti nell'ultimo monitoraggio a cura dell'Istituto Superiore di Sanità e nel bollettino settimanale pubblicato dal ministero della Salute.

Sono stati segnalati anche nel nostro Paese alcuni sequenziamenti della variante Xec, sempre appartenente alla famiglia Omicron e i dati preliminari relativi al mese di agosto 2024 evidenziano la co-circolazione di differenti sotto-varianti di Jn.1 attenzionate a livello internazionale.

Che cos'è la variante Covid Xec -

 È una via di mezzo fra le precedenti varianti KS.1.1 e KP.3.3 e appartiene alla famiglia Omicron. È stata identificata per la prima volta a Berlino a fine giugno 2024 e si è diffusa rapidamente in Europa, Nord America e Asia. I sintomi sono considerati lievi e i nuovi vaccini efficaci ma a preoccupare gli esperti è soprattutto l'elevata. I sintomi di Xec sono in linea con le varianti precedenti, ovvero febbre, dolori articolari, stanchezza, tosse, mal di testa e mal di gola. Sintomi che negli anziani e nei soggetti fragili sono più forti e che possono potenzialmente dare seguito, con probabilità maggiori, a complicazioni. In ogni caso i nuovi vaccini hanno già dimostrato la loro efficacia nel limitare i danni dell’infezione all’organismo.

I numeri -

 Sono stati 81.586 i tamponi effettuati in 7 giorni, in calo del 6% circa rispetto ai 86.872 della settimana precedente, il tasso di positività passa dall'11% al 10% circa. La regione con il più elevato numero di casi in assoluto è stata la Lombardia, con 1.951, seguita dal Veneto, con 1.175. Le fasce di età più colpite dall'infezione sono gli over 80 e l'indice di trasmissibilità (Rt) è pari a 0,8 e sostanzialmente stabile. L'incidenza di casi segnalati nel periodo 12-18 settembre è pari a 14 casi per 100.000 abitanti, in lieve diminuzione rispetto alla settimana precedente. L'incidenza più elevata è stata in Veneto (24 casi per 100.000 abitanti). Al 18 settembre l'occupazione dei posti letto in area medica è stabile e pari a 2,9% (1.777 ricoverati). Stabile anche l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 0,6% (54 ricoverati).

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