Il grande mondo a colori di Fernando Botero, quello che conosciamo ma anche quello che non abbiamo mai visto prima, arriva nelle sale di Palazzo Bonaparte a Roma. Così la Capitale omaggia il celebre artista colombiano, scomparso un anno fa. Lo fa con la più imponente mostra mai dedicata alla sua opera in Italia. Fino al 19 gennaio i visitatori potranno ammirare oltre 120 capolavori, suddivisi in 11 sezioni, che abbracciano oltre 60 anni di creazioni artistiche.
Dipinti, acquerelli, carboncini. Dalla pittura alla scultura: un viaggio nello stile unico e originale di uno dei pittori più importanti del XX secolo. L’opulenza delle forme, le fisicità corpulente e l’uso iperespressivo del colore hanno da sempre reso le sue tele immediatamente riconoscibili e molto amate. Un’occasione unica per apprezzare alcune opere inedite.
La mostra, infatti, che esplora anche la straordinaria relazione tra Botero e l’Italia, si apre con un capolavoro inedito: “Omaggio a Mantegna” (1958) che si riteneva perduto e recentemente ritrovato. Affascinato dalla “Camera degli sposi” nel Palazzo di Mantova, Botero decise di rendere omaggio al maestro italiano vincendo con questo quadro il primo premio al Salone nazionale di pittura della Colombia nel 1958. Altra opera per la prima volta in mostra è una versione dell’infanta da “Las Meninas” di Velázquez che copiò durante il suo apprendistato al Prado da giovane studente.
L'esposizione, curata dalla figlia Lina Botero e dall'esperta Cristina Carrillo de Albornoz, racconta la grande maestria nel padroneggiare diversi linguaggi espressivi. “E' la prima grande esposizione di pitture dedicata a Botero dopo la sua morte - ha commentato la figlia Lina Botero - ed è anche una visione diversa del suo lavoro, che mette in evidenza la maestria con cui ha lavorato con tecniche diverse nel corso della sua carriera artistica". “Fernando Botero. La grande mostra”: la storia dell’uomo e l’artista, un ritratto monumentale della sua visione del mondo.