sotto accusa

Primo scandalo per il premier Gb: a lui e alla moglie abiti e biglietti di concerti in regalo

Keir Starmer, arrivato al governo con intenti da moralizzatore, inciampa sui doni ricevuti da uno dei maggiori finanziatori dei laburisti, lord Alli, mai dichiarati nell'apposito registro. E spuntano biglietti per Wimbledon e per i Coldplay

© Ansa

A Londra cresce l'imbarazzo per il premier laburista Keir Starmer, al centro di uno scandalo per via dei regali che lui e la moglie Victoria hanno ricevuto da lord Waheed Alli,  esponente politico e grande finanziatore del partito di maggioranza. Secondo i media britannici la coppia avrebbe ricevuto da lord Alli regali per oltre 76mila sterline (90mila euro) tra abiti firmati e biglietti per concerti ed eventi sportivi.

Lord Alli, che è un imprenditore nel settore dell'intrattenimento, avrebbe infatti fatto ottenere al primo ministro biglietti con trattamento vip per i concerti dei Coldplay, per le partite dell'Arsenal (squadra di cui Starmer è tifoso), e per il torneo di Wimbledon. E secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il premier avrebbe ricevuto abiti, scarpe e occhiali per un valore di 20mila euro, mentre la moglie Victoria ne ha ricevuti per 6mila euro. E in cambio, a quanto pare, Waheed Alli avrebbe ricevuto un pass per il libero accesso a Downing Street (privilegio normalmente riservato a consiglieri politici e alti funzionari) del quale avrebbe approfittato per organizzare una festa nel giardino della residenza del primo ministro.

In tutto questo, però, il problema è che il premier si sarebbe "dimenticato" di dichiarare i doni ricevuti nell'apposito registro degli interessi, violando così le regole che i parlamentari di Westminster devono seguire. Starmer, da parte sua, ha già cercato di difendersi spiegando che c'è una grande differenza tra le dichiarazioni di regali ricevuti e la corruzione. Ma certo per un politico che ha fatto della moralizzazione uno dei punti principali del suo programma, e che quando si è insediato aveva promesso di "restaurare gli standard della vita pubblica", si tratta di un problema non da poco. In passato Starmer aveva infatti preso di mira proprio i Tory quando erano al governo ed erano finiti al centro di scandali per il mancato rispetto delle regole, il malcostume nella politica e i casi di "cronysm" (clientelismo).

E infatti i giornali britannici stanno cominciando ad accostare lo scandalo dei regali ricevuti da lord Alli con quelli che hanno segnato l'inizio della fine di Boris Johnson, a partire dalle "donazioni" per la ristrutturazione dell'appartamento dell'ex premier. Così, mentre i ministri del governo Starmer iniziano ad avere qualche difficoltà a rispondere alle domande sul caso, l'opposizione conservatrice continua a chiedere un'inchiesta. Soprattutto sui legami del primo ministro con lord Alli, anche per via del pass per Downing Street.

Un portavoce del premier ha però tagliato corto spiegando che non è stato avviato alcun accertamento su eventuali violazioni per i regali dell'imprenditore da parte dell'ufficio del Commissioner for Standards Daniel Greenberg, l'autorità di Westminster che vigila sulle regole di comportamento e trasparenza dei parlamentari.

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