La puntata di "Quarto Grado" in onda venerdì 13 settembre vede il primo confronto televisivo tra Manuela Bianchi e Valeria Bartolucci in merito al caso di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa a coltellate lo scorso 4 ottobre a Rimini. Dopo aver annunciato in studio la nuora della vittima, Gianluigi Nuzzi ha accolto in collegamento anche la moglie di Louis Dassilva - il 34enne senegalese attualmente in custodia cautelare per la morte della donna - dando vita a un dibattito fatto di domande, chiarimenti e dubbi.
"Una storia d'amore non si può spegnere a causa di un omicidio dove le due persone non c'entrano assolutamente nulla, ma io ho fatto un passo indietro da un pezzo - esordisce Manuela in riferimento alla relazione extraconiugale avuta proprio con Louis - Io l'ho conosciuto come una persona bellissima, straordinaria. E penso che tanti altri che lo hanno conosciuto possano dire solo cose belle di lui".
Quindi, Manuela accetta di rispondere alle domande di Valeria, dando vita a un lungo ed esclusivo confronto. "Siccome Louis era il grande amore della tua vita, come mai non hai letto l'ordinanza di custodia cautelare? Io l'avrei letta, è finito in carcere con quella roba lì".
Immediata la risposta di Manuela, a cui fa eco anche il suo legale: "Il mio avvocato mi ha detto che non mi permetteva di leggerla per non alterare i ricordi". Quindi, in merito alle intercettazioni citate dalla Bartolucci, Manuela spiega: "Fra di noi ci sono state parecchie cose che ci siamo dette e che non ho mai tirato fuori, ma non sono cose dirimenti per risolvere il caso di mia suocera".
L'attenzione del programma condotto da Gianluigi Nuzzi si sposta dunque sulle chiamate al 112 fatte da Manuela subito dopo aver trovato il corpo senza vita di Pierina Paganelli. "Mi sentivo abbastanza in colpa a non averla toccata, perché potevo in qualche modo provare a sentire il polso ma non me la sono sentita, lo shock è stato troppo forte", spiega Manuela, cercando di frenare i dubbi di Valeria.
E quando Nuzzi chiede a Valeria i motivi dell'astio nei confronti di Manuela, la donna spiega: "Ho distinto le due vicende, quella privata e quella giudiziaria. La signora Bianchi, che si è sempre stracciata le vesti a favor di telecamera perché Louis Dassilva era innocente, appena varcava la porta della questura diventava subito colpevolista. Io ho livore per questo, non perché frequentava mio marito. Se ha pazienza e aspetta che esce, se lo vuole ancora, se lo può anche prendere".
Mentre sul rapporto con il marito con Louis Dassilva, Valeria aggiunge: "Io lo perdono per quello che riguarda la vicenda privata, per la relazione che ha intrattenuto con la signora Bianchi l'ho già perdonato. Però che cosa sarà di noi non lo posso dire oggi perché non lo so".