La Procura di Treviso ha aperto un'inchiesta sulla morte di una 50enne, Helen Comin, dopo un intervento di chirurgia estetica al seno. La donna è deceduta all'ospedale di Castelfranco Veneto, dopo essersi sottoposta all'operazione presso una clinica privata. Risultano iscritti nel registro degli indagati due medici: il titolare della struttura e l'anestesista, entrambi coinvolti nell'esecuzione dell'intervento.
Helen Comin, residente a Cittadella, in provincia di Padova, aveva deciso di sottoporsi a un intervento in una clinica medica privata per la sostituzione delle due protesi di una mastoplastica eseguita alcuni anni fa. La donna, sposata con un imprenditore, era madre di quattro figli.
Cosa abbia fatto precipitare la situazione nella sala chirurgica dovrà stabilirlo la Procura di Treviso, che ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo. Sono indagati il direttore della clinica, il chirurgo Antonio di Vincenzo, e un anestesista, Fabio Toffoletto, entrambi presenti nella sala chirurgica al momento dell'operazione.
"L'intervento di sostituzione di protesi mammarie cui la signora si è sottoposta era semplice ed era stato preparato con scrupolo, eseguito senza alcun problema, con la consueta assistenza di un ex primario in anestesia e rianimazione, che aveva praticato una sedazione leggera", ha commentato Di Vincenzo, in una nota diffusa del suo avvocato Ernesto De Toni.
I problemi si sono manifestati dopo una quarantina di minuti dall'intervento, quando la paziente era nella sala post-operatoria. "Dopo l'operazione - ha ricostruito Di Vincenzo - la paziente era stata trasferita nel reparto post-operatorio, con il controllo costante del personale addetto, e non aveva manifestato alcun problema tanto che dopo una quarantina di minuti si era anche seduta sul letto. Dopo oltre un'ora dall'intervento ha avuto una improvvisa crisi cardiaca ed è stata immediatamente soccorsa dal personale della clinica, che le ha somministrato le pratiche rianimatorie poi proseguite dal personale del 118 arrivato in pochissimi minuti".
Helen Comin, in stato di coma, è stata a quel punto trasferita d'urgenza all'ospedale San Giacomo di Castelfranco e accolta nel reparto di rianimazione. Cinque giorni di attesa straziante per la famiglia, fino al decesso avvenuto martedì. L'autopsia, condotta dal medico legale Claudio Terranova, di Padova, non avrebbe rilevato alcuna relazione evidente tra l'intervento chirurgico e l'arresto cardiocircolatorio sopraggiunto in fase postoperatoria, e dunque sarà necessario condurre analisi più approfondite sui tessuti e sui fluidi prelevati dalla salma.