Prima udienza Lecco

Caso stalking, Morgan in Tribunale a Lecco chiede la giustizia riparativa: "La vittima sono io"

Il cantante è stato denunciato dalla sua ex, la collega Angelica Schiatti. Il giudice si è riservato di decidere nell'udienza del 27 settembre

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Morgan ha reso spontanee dichiarazioni in aula e ha chiesto al giudice di poter accedere a un processo di giustizia riparativa. Il giudice Gianluca Piantadosi della seconda sezione penale del tribunale di Lecco si è riservato la decisione entro il 27 settembre. Se non dovesse accettare la proposta dell'artista si aprirà i dibattimento con la prima udienza l'8 novembre. Marco Castoldi, in arte Morgan, ha parlato al termine della prima udienza del processo a suo carico per stalking nei confronti della ex compagna Angelica Schiatti.

Alla richiesta dei legali di Morgan si è opposta la difesa della cantante Angelica Schiatti, l'avvocata Maria Nirta: "Non riteniamo ci siano i presupposti per questo iter processuale", ha dichiarato uscendo dall'aula. "Innanzi tutto riteniamo non siano applicabili alla fattispecie e le ultime condotte di Castoldi fanno intendere che questo ravvedimento non ci sia", ha spiegato il legale. "Fosse stato qualche cosa di differente non ci saremmo opposti perché nessuno ha interesse a tenere in piedi questa vicenda. Ma da parte nostra ci sono serie preoccupazioni e non intendiamo assolutamente pensare a una soluzione che non sia una sentenza che speriamo sia di condanna", ha concluso.

"La giustizia riparativa è un modo nuovo di affrontare i processi, è una bella idea e se va in porto è un'innovazione. Io sono un innovatore anche in queste cose. Finalmente ho potuto dire al giudice che non sono un persecutore dopo che per anni sono stato zittito. Qui io ho problemi a capire come mantenere le mie figlie". Il cantautore, che ha sempre rigettato le accuse, ha detto di avere "molta fiducia nella giustizia, sono venuto perché credo che un processo sia un momento nel quale una persona equilibrata valuta, perché se fosse per i giornali sarebbero solo balle. Non ho nulla da nascondere - ha continuato - mai fatto nulla di molesto nei confronti di nessuno, se mi si vuol far passare per quello che non sono non si riesce, in ultimo trionfa la virtù".

"Sono io la vittima" -

 Morgan, a quanto lui stesso ha confermato, ha chiesto l'accesso alla giustizia riparativa, e il Tribunale deciderà il prossimo 27 settembre. "So che è sbagliato ribaltare - ha detto ancora -, ma è la verità, qui la vittima sono io, perseguitato, e lo vedete, perché dall'altra parte si fanno concerti e feste. Sono io quello che ha perso la dignità, che non ha lavoro, ma non ho fatto niente".