Dopo anni di attesa, il Palazzo delle Papesse, storico edificio di Siena e simbolo dell'architettura rinascimentale, rinasce grazie all'acquisizione da parte di Opera Laboratori. L'apertura al pubblico è prevista il 13 settembre con l'inaugurazione di una mostra dedicata all'artista argentino Julio Le Parc, pioniere dell'arte cinetica e fermo sostenitore dei diritti umani. È il primo capitolo di un progetto ambizioso costellato da una serie di esposizioni di rilevanza internazionale, con l’obiettivo di riportare il Palazzo al centro delle istituzioni culturali italiane.
Uno sguardo sul futuro -
"Palazzo delle Papesse dialogherà con tutte le istituzioni culturali italiane e internazionali e inviterà i suoi ospiti ad avere uno sguardo verso il futuro", ha dichiarato Beppe Costa, presidente e amministratore delegato di Opera Laboratori. La collaborazione con il Comune di Siena è già solida. Per il sindaco Nicoletta Fabio, l’operazione è "una grande opportunità" in una fase in cui "una nuova linfa vitale, dinamica e costruttiva si sta formando in città, grazie alla sinergia tra tutti gli attori coinvolti".
Palazzo delle Papesse, luogo di apertura e pluralità -
La nuova identità del Palazzo, storica residenza di Caterina e Laudomia, sorelle di Papa Pio II, si fonda su tre concetti chiave: visione, apertura e pluralità. Questi valori saranno alla base delle iniziative culturali che si pongono l'obiettivo di trasformare l'edificio in un simbolo di inclusività e partecipazione, dove vedere e interpretare l'arte e la cultura con nuovi occhi, riprendendo lo spirito e le parole di Galileo Galilei, l'ospite più illustre del Palazzo: "Occhi che vogliono vedere e che credono a quello che vedono...".
Ad arricchire la visita allo storico edificio, ci saranno, al piano terra, una libreria con merchandising e prodotti dedicati e un bistrot accessibili, così come tutte le altre sale, anche per chi ha difficoltà motorie. Palazzo delle Papesse offrirà attività didattiche, visite inclusive e laboratori attraverso il progetto “Papesse Lab”, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico all’arte e ampliare lo sguardo dello spettatore, qualunque età abbia, indagando nelle pieghe della realtà. Per partecipare a tutti gli eventi e gli appuntamenti espositivi Opera Laboratori ha realizzato la “tessera del curioso”, che è disponibile online oppure presso la biglietteria del Palazzo. La card consentirà un 10% di sconto sui prodotti in vendita al bookshop, sulle consumazioni in caffetteria e sui laboratori didattici.
La mostra di Le Parc e l'omaggio a Pratt -
Il debutto di questa nuova era è fissato con la mostra “Julio Le Parc. The discovery of perception”, con circa 80 opere dello scultore e pittore argentino, maestro dell'arte cinetica e dell'Op Art. L'esposizione, realizzata in collaborazione con Galleria Continua è curata da Marcella Beccaria in dialogo con l’artista e il direttore artistico del suo studio, Yamil Le Parc.
È la più grande e importante personale dell’artista argentino mai realizzata in Italia., dopo la sua partecipazione alla 33a Biennale di Venezia nel 1966, quando ricevette il prestigioso Gran Premio internazionale alla pittura.
Tra le altre iniziative già in programma, è stata annunciata una grande mostra dedicata al fumettista e scrittore Hugo Pratt, celebre creatore di Corto Maltese, che si terrà nel 2025, in occasione del trentennale della sua scomparsa e del ventennale della prima mostra senese.
Il legame indissolubile con la storia -
Cariche di storia e della memoria di ospiti illustri, tra cui Papa Pio II e Galileo Galilei, le antiche sale di Palazzo delle Papesse, insieme al cortile, il caveau, la terrazza e l’altana sui tetti di Siena, forniscono il contesto ideale per il lavoro di Le Parc e la sua incessante attitudine alla sperimentazione. L’edificio, noto anche come Palazzo Piccolomini, fu commissionato nel 1459 da Caterina e Laudomia Piccolomini, sorelle di Papa Pio II. Ancora oggi rappresenta una delle più importanti testimonianze dell'architettura rinascimentale a Siena. Qui vi soggiornò nel 1633 Galileo Galilei dopo la condanna inflittagli dal Sant’Uffizio. Durante la sua permanenza, lo scienziato condusse osservazioni astronomiche dalla loggia del Palazzo, che influenzarono il suo lavoro sulle leggi della meccanica.