Vita moderna

"Slow morning" o "me time": i trend dedicati al tempo

Nella società odierna, gli spazi temporali sono la risorsa più preziosa a nostra disposizione, al centro di molte riflessioni e di alcune tendenze

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Il tempo è oggi la ricchezza più preziosa di cui disponiamo: sembra non bastare mai, lo si studia, si cerca di inventare metodi sempre nuovi per organizzarlo al meglio in modo da ritagliarne una quota da destinare a ulteriori attività. Se però lo spendiamo in modo diverso da quanto pensiamo che ci si aspetti da noi, ci sentiamo in colpa e temiamo di perderci qualcosa. Il tema è di grande attualità e suscita sempre molto interesse, tanto da generare veri e propri trend. Tra questi spiccano il “me time”, ovvero il tempo da destinare a se stessi, lo “Slow morning”, cioè la consuetudine di un avvio soft all’inizio di giornata, e la “Sunshine guilt”, sarebbe a dire il senso di colpa che si prova quando si rinuncia a una bella giornata di sole per impigrirsi dentro casa.

“ME TIME”, MOLTO PIÙ CHE TEMPO LIBERO -

 Il “Me-time”, come dice la parola stessa, è il tempo della giornata e della settimana che ciascuno riserva a se stesso. Attenzione però: non si tratta semplicemente di tempo libero da spendere come si vuole, ma piuttosto di uno spazio in cui eleggiamo noi stessi a protagonisti, dimenticando tutto il resto. Ci dedichiamo, cioè, a qualcosa che amiamo e che ci fa sentire bene in prima persona, prendendoci cura di noi stessi e del nostro benessere attraverso quello che scegliamo di fare. Può trattarsi di un allenamento in palestra, di una serata con gli amici o semplicemente di un lungo bagno caldo mentre leggiamo un libro stando a mollo nella vasca: insomma, qualsiasi sia l’attività prescelta, lo scopo è prendersi cura di sé, coccolandosi un po’. Inutile dire che, nel vortice di attività che affrontiamo tutti i giorni, il “Me time” è un bene raro e prezioso. Non deve mancare completamente, però: è il momento indispensabile, nella giornata o almeno nella settimana, in cui finalmente mettiamo il nostro benessere al primo posto, dimenticando per un breve intervallo le esigenze altrui che di solito anteponiamo alle nostre. Non è peccare di egoismo, ma di conservare l’indispensabile orizzonte privato senza il quale è molto difficile essere equilibrati e sereni: per questo una delle caratteristiche che trasforma i momenti di pausa in vero e proprio “Me time” è la serenità con cui, almeno per un po’, riusciamo a distaccarci da tutto e concentrarci su noi stessi. In questo modo, quando riprendiamo le nostre consuete incombenze, ci sentiamo soddisfatti e carichi di energia, e riusciamo ad allontanare lo stress.

“SLOW MORNING”: IL MATTINO SI AFFRONTA CON GENTILEZZA -

 Ci sono persone che, non appena scendono dal letto, sono pienamente lucide e attive, mentre ad altri serve una fase di “riscaldamento” prima di affrontare il mondo. Qualunque sia il nostro stato quando lasciamo il letto, è dimostrato che il modo con cui ci affacciamo alla giornata condizionerà l’intero arco delle ventiquattro ore successive. Meglio dunque partire con gentilezza, organizzando la giornata in modo da garantirci un approccio soft.  Lo “Slow morning” è particolarmente utile al rientro dalle vacanze, quando ancora non ci siamo del tutto riappropriati della consuetudine ai ritmi abituali ed è un modo per conservare in qualche modo il benessere della slow life delle vacanze. Anche se siamo già incalzati dagli impegni, cerchiamo di evitare le “partenze lanciate”: riserviamoci il tempo per una decina di minuti di ginnastica dolce che favorisca il risveglio muscolare, per una buona prima colazione e per vestirci con calma. Imponiamo a noi stessi di non aprire gli occhi con l’elenco delle cose da fare già stampata nella mente, o con l’assillo dei social e delle mail da controllare; cerchiamo piuttosto di ascoltare il nostro corpo e le sue esigenze: ci indicherà con sicurezza il modo migliore per organizzare il nostro “slow morning”. Durante la settimana è proprio impossibile? Mettiamolo in pratica almeno nel weekend. Sarà anche un modo per prolungare il benessere delle vacanze.

“SUNSHINE GUILT”: L’ANSIA DI PERDERSI IL SOLE -

   A prima vista, sembra un’assurdità, ma esiste veramente e a esserne colpiti sembrano essere soprattutto i più giovani, i quali si sentono in colpa se, in una bella giornata di sole, preferiscono trascorrere il tempo dentro casa. A parlarne pubblicamente è stata per prima la  Tik-toker Renee Reina, la quale ha descritto le sue sensazioni in una giornata insolitamente soleggiata: anche se aveva rinunciato a uscire per godersi il bel sole pur di riprendersi da una profonda stanchezza, si è trovata in casa senza riuscita a riposare perché il pensiero che avrebbe dovuto essere all’aria aperta non le lasciava tregua, rovinandole la giornata e impedendole di riposare. La sensazione di perdere momenti irripetibili di divertimento è simile a quella chiamata FOMO (Fear of Missing Out), un disagio nasce dal conflitto tra ciò che vorremmo o riusciamo concretamente a fare e ciò che siamo convinti di dover fare. Insomma, quando siamo costretti a fare una scelta tra due attività (ad esempio riposare a casa o goderci il sole) qualunque sia la nostra scelta siamo assediati dall'ansia di perdere delle occasioni irripetibili di divertimento o di possibile godimento, di cui poi gli altri parleranno facendoci sentire ancora più esclusi. E, nel caso della FOMO, il timore riguarda anche l’eventualità di non essere informati su ogni possibile opportunità, il che spinge a consultare freneticamente i social per essere certi di saperle davvero tutte. Per liberarsi della “Sunshine guilt" occorre innanzi tutto assecondare le esigenze del nostro corpo, indipendentemente dalle condizioni meteo, specie se ci chiede riposo.  Se poi il bel sole che splende fuori casa ci fa sentire in colpa perché abbiamo deciso di non approfittarne, facciamo del nostro meglio per portare i suoi raggi tra le mura domestiche: solleviamo al massimo le tapparelle, spalanchiamo le finestre e portiamo una poltrona nelle aree soleggiate: ci godremo l’aria fresca e i raggi Uv e insieme continuiamo il nostro relax. Potrebbero perfino servirci… gli occhiali da sole.