L'Aula della Camera ha bocciato tutti gli emendamenti delle opposizioni sulla modifica della legge sulla cittadinanza, compreso quello di Azione che proponeva lo Ius Scholae, cioè l'acquisizione della cittadinanza per i minori figli di immigrati dopo un ciclo scolastico di 10 anni. I no sono stati 169 e i sì 126, 3 gli astenuti. Anche Forza Italia ha votato contro ribadendo, con un intervento di Paolo Emilio Russo, che FI è al lavoro su una proposta di legge in materia. "Si tratta - ha detto Russo - di un tema che merita più attenzione di un emendamento infilato all'ultimo in un provvedimento che parla di sicurezza".
"E' stata Forza Italia - ha ricordato Russo - a promuovere, questa estate, un confronto sul tema. Antonio Tajani lo ha detto a più riprese, con grande chiarezza: 'Il diritto a diventare cittadino italiano grazie alla formazione e allo studio è sacrosanto'. Per questa ragione stiamo lavorando con il gruppo, con i colleghi al Senato, a un testo con il quale intendiamo riformare le norme che regolano la concessione della cittadinanza italiana. Vogliamo semplificare e velocizzare le procedure andando incontro alle mutate esigenze dei nuovi italiani, che poi sono i compagni di scuola dei nostri figli. Questo, però, è un tema di democrazia e diritti, non certo di sicurezza nazionale".
Bocciati anche tutti gli emendamenti sul tema della cittadinanza presentati da tutta l'opposizione. Tra gli altri quelli del Pd sullo ius soli temperato e sullo ius scholae a 5 anni o quello di +Europa che riproponeva il referendum sulla cittadinanza. Pd e Avs hanno votato anche tutti gli emendamenti degli altri gruppi in materia. "Sosteniamo qualsiasi emendamento che migliori anche solo di un centimetro la legge del '92", ha detto la Dem Ouidad Bakkali.