DOPO IL DIVORZIO NEL 2016

Geppi Cucciari ha un nuovo amore: “Si chiama Marco”

E a “Vanity Fair” racconta: “Ci siamo innamorati anni fa in mezzo al mare in Sardegna”

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Geppi Cucciari ha la battuta sempre pronta, ma quando si parla di sentimenti è più seria che mai e soppesa le parole. E’ fidanzata con un uomo misterioso e a “Vanity Fair” ha raccontato: “Si chiama Marco, ci siamo innamorati anni fa in mezzo al mare in Sardegna, e lì cerchiamo di stare più a lungo possibile. La Sardegna è casa nostra, e noi cerchiamo di esserlo l’una per l’altro. Penso che il vero lusso dell’amore non sia solo stare insieme, ma farlo negli anni, e contarli solo alla fine”.

E’ abituata a riempire i teatri, è perfetta e brillante in tv, ha recitato in film come l’ultimo attesissimo “Diamanti” di Ferzan Özpetek. Nella vita privata Geppi Cucciari, 51 anni, sta con Marco. A Vanity Fair racconta il suo ruolo di “fidanzata”: “Un misto di tradizione e innovazione, arcaica ma contemporanea, ondivaga ma presente, petulante ma con brio, felice di avere un uomo solido. Uomo di mare, grande bricoleur, gli piace aggiustare le cose, forse l’ha fatto anche un po’ col mio cuore”. Già perché nel 2016 ha divorziato da Luca Bonaccorsi, giornalista che aveva sposato 4 anni prima, e non è stato facile fidarsi di nuovo: “Spesso mi dicono che sono una donna intelligente, come se fosse qualcosa di cui stupirsi. Diciamo che questa intelligenza nella scelta degli uomini nella mia vita l’ho sfoggiata meno. Dopo tanti anni di solitudine e di qualche virgola sbagliata, adesso ho ritrovato la tranquillità di chi non ha paura di cosa accade il giorno dopo”.

“L’umorismo e la leggerezza sono degli strumenti preziosissimi per affrontare qualsiasi difficoltà. Siamo fatti per resistere sorridendo” è la ricetta di Geppi Cucciari, ma si commuove molto. “Piango almeno una volta al giorno, considerando che le lacrime sono sopravvalutate come sinonimo di tristezza e sono una grande manifestazione di emozioni. Le lacrime non bisogna trattenerle, come gli starnuti. Non fa bene. È per questo che piango gratuitamente, saltuariamente e arbitrariamente. Piango se sono stanca, se faccio un sogno che mi agita, ma anche per una canzone, per un film, per un libro o un odore. – continua la Cucciari - In questi giorni ero a Macomer, il paese in cui sono cresciuta, ed è capitato che un odore mi riportasse a mia madre che non c’è più. Le lacrime sono emozioni e vita”.

Nel lavoro ha ancora diversi sogni da realizzare Geppi Cucciari: “Mi piace pensare che la cosa più bella debba ancora farla, ma questo non dipende solo dalle occasioni che ti porgono gli altri. Il mio è un percorso di continua ricerca di una cosa in più, di una cosa diversa legata a un desiderio costante di miglioramento. Mi piacerebbe condurre Sanremo, vincere un David e dopo un Oscar: bisogna sempre guardare in alto, perché chi guarda in alto non vede accanto e, soprattutto, non guarda dietro. Quindi, guardo anche dove, chiaramente, non arriverò mai, ma il percorso per l’impossibile genera il percorso stesso”.