Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha firmato due ordinanze di sgombero parziale "ad horas" della Vela Gialla e della Vela Rossa di Scampia, i due edifici per i quali è previsto l'abbattimento. Le ordinanze sono state firmate "per motivi di sicurezza" e "a causa dei rischi che minacciano la pubblica e privata incolumità". Le due unità immobiliari sono di proprietà del Comune di Napoli e attualmente occupate. Il 23 luglio per cause ancora in via di accertamento si era verificato il crollo di un ballatoio della Vela Celeste che aveva causato la morte di due persone e il ferimento di altre 13 (uno di questi è poi deceduto alcuni giorni dopo).
La notizia del possibile sgombero era stata anticipata dal prefetto al termine della riunione per l'ordine e la sicurezza che si era tenuta alcuni giorni fa a Napoli. Sono tre le Vele di Scampia ancora in piedi delle 7 previste dal progetto originario. Sia la Vela Rossa che la Vela Gialla sono destinate a essere abbattute e, sull'area di sedime, saranno realizzati i nuovi edifici previsti dal progetto di riqualificazione del quartiere a nord di Napoli. L'ultima ad essere stata abbattuta è la Vela Verde nel 2020.
La terza vela è la Vela Celeste, all'interno della quale il 22 luglio scorso si è verificato il crollo di un ballatoio che ha causato la morte di tre persone, ed è attualmente sgomberata. Le due ordinanze firmate dal sindaco Manfredi prevedono lo sgombero ritenuto "opportuno e necessario in relazione alle attuali condizioni d'uso delle rampe di accesso alle unità abitative" delle rispettive Vele. È stato ordinato lo sgombero di 23 unità abitative nella Vela Gialla e di 17 unità nella Vela Rossa.
Per gli abitanti della Vela Celeste che hanno dovuto lasciare le loro case il Comune ha previsto l'elargizione di un contribuito per l'autonoma sistemazione. Ma gli abitanti lamentano il fatto che pur avendo il bonus non riescono a trovare case in affitto perché, in tantissimi casi, impossibilitati a fornire delle garanzie (come un contratto di lavoro) ai locatori.
La ricostruzione è nei punti del Pnrr -
La zona è interessata da un piano di riqualificazione urbanistica, finanziato con i fondi del Pnnr. Delle ultime tre vele rimaste, ben due - la gialla e la rossa, interessate dall'ordinanza di sgombero parziale di oggi - dovrebbero essere abbattute per far spazio a nuovi e più confortevoli edifici di edilizia popolare. Ed è proprio la Vela Celeste, quella interessata dal crollo, che resterà in piedi e che sarà sede di servizi pubblici. Il progetto prevede anche la realizzazione di spazi destinati all'agricoltura urbana (orti e frutteti sociali), un parco pubblico, una fattoria con finalità ludiche e didattiche, un mercato di prossimità, un complesso scolastico con scuola dell'infanzia per 120 bambini e un asilo nido per 50-60, un centro civico con funzioni sociali e culturali.
Per anni le Vele sono state il simbolo della Napoli di Gomorra, delle piazze di spaccio. Ma le Vele di Scampia sono poi diventate - almeno nelle intenzioni - emblema del riscatto della città, della rivincita di un quartiere e della sua gente che si è impegnata senza mai risparmiarsi.