L'analisi

Il rapporto di Draghi sottolinea come l'Ue abbia perso l'occasione della rivoluzione digitale e cosa fare, whatever it techs

Concentrandosi su innovazione, sviluppo delle competenze, commercializzazione, semplificazione normativa e collaborazione transfrontaliera, l'Europa può recuperare terreno nel settore tecnologico globale e aumentare la sua competitività complessiva

di Cristian Racioppi

© Ansa

Il rapporto di Mario Draghi sulla competitività dell'Ue sottolinea come l'Europa abbia perso l'occasione della rivoluzione digitale, un fattore chiave per la crescita della produttività, e stia rimanendo indietro nelle tecnologie emergenti. Il documento identifica il settore tecnologico come uno dei principali ambiti in cui l'Ue è in ritardo, soprattutto rispetto agli Stati Uniti e alla Cina.

Debolezze nel settore tecnologico e nell'innovazione. L'Europa affronta un evidente divario tecnologico con gli Stati Uniti, che spiega gran parte del suo rallentamento della produttività. Il continente ospita solo 4 delle 50 principali aziende tecnologiche mondiali. Mentre Washington eccelle nell'innovazione digitale, l'Unione è in ritardo soprattutto nel cloud computing, nell'IA e nel calcolo quantistico.

Ostacoli alla commercializzazione tecnologica. Nonostante il Vecchio Continente abbia ricercatori talentuosi e un forte flusso di brevetti, fatica a commercializzare le innovazioni. Regolamentazioni frammentate rendono più difficile la crescita delle startup tecnologiche, spingendo molti "unicorni" europei a trasferirsi negli Stati Uniti.

IA e nuove tecnologie. L'intelligenza artificiale è evidenziata come un settore critico in cui l'Europa ha ancora potenziale, in particolare nella robotica autonoma e nei servizi di IA. L'integrazione di questa tecnologia nei settori automobilistico, farmaceutico e energetico è fondamentale per incrementare la produttività.

Mancanza di investimenti. Le aziende europee investono significativamente meno in ricerca e innovazione rispetto ai loro omologhi statunitensi. La maggior parte degli investimenti in Research&Innovation continua a fluire verso industrie tradizionali come quella automobilistica, invece di nuovi settori tecnologici.

Quindi cosa fare adesso? Per migliorare la sua competitività, specialmente nel settore tecnologico, il rapporto delinea diverse azioni strategiche che l'Europa dovrebbe intraprendere:

1. Colmare il divario di innovazione:

Aumentare gli investimenti in Research&Development. L'Europa deve incrementare la spesa in ricerca e innovazione, soprattutto nelle tecnologie dirompenti come l'IA, il calcolo quantistico e le biotecnologie. Il rapporto sottolinea che l'Ue ha investito 270 miliardi di euro in meno rispetto agli Stati Uniti in R&I nel 2021. Bruxelles deve spostare il focus dai settori tradizionali, verso industrie tecnologiche ad alta crescita.
Promuovere l'innovazione in modo dirompente. Gli investimenti pubblici dovrebbero concentrarsi sulle tecnologie innovative. I finanziamenti al Consiglio Europeo per l’Innovazione (EIC) dovrebbero essere potenziati per supportare innovazioni rischiose e ad alto potenziale, seguendo il modello dell’agenzia statunitense DARPA.

2. Rafforzare la commercializzazione tecnologica:

Ridurre i vincoli regolatori. Semplificare e armonizzare le regolamentazioni tra gli Stati membri per consentire alle startup tecnologiche di scalare più facilmente. Semplificare queste norme, specialmente in settori come l'IA e la gestione dei dati, permetterà una commercializzazione più rapida.
Sostenere il finanziamento per la crescita: L'Europa deve sviluppare mercati di venture capital più profondi e offrire più incentivi per investimenti privati nelle startup tecnologiche, per evitare che queste si trasferiscano negli Stati Uniti.

3. Migliorare le competenze e l'istruzione:

Investire nelle competenze tecnologiche. L'Europa deve affrontare il divario di competenze, in particolare nell'IA, nella robotica e nelle competenze digitali. Il rapporto suggerisce la creazione di un Programma di Acquisizione di Competenze Tecnologiche, inclusi borse di studio a livello UE, programmi di visti e partnership con le università.
Apprendimento continuo. Incentivare l'apprendimento e l'aggiornamento continuo per aiutare la forza lavoro ad adattarsi ai rapidi cambiamenti tecnologici.

4. Creare una strategia digitale ed energetica unificata:

Sfruttare la digitalizzazione. Integrare le tecnologie digitali come l'IA nelle industrie tradizionali per incrementare la produttività in settori come l'automotive, la manifattura e l'energia.
Ridurre i costi energetici per la crescita tecnologica. La riduzione dei prezzi dell'energia e il miglioramento delle infrastrutture sono fondamentali per industrie come l'IA e i data center.

5. Promuovere la collaborazione transfrontaliera:

Mercato unico digitale. Implementare pienamente un mercato unico digitale che consenta alle aziende tecnologiche di operare senza frammentazioni normative e di mercato. Questo creerebbe un ecosistema tecnologico più ampio e competitivo.

Concentrandosi su innovazione, sviluppo delle competenze, commercializzazione, semplificazione normativa e collaborazione transfrontaliera, l'Europa può recuperare terreno nel settore tecnologico globale e aumentare la sua competitività complessiva. Whatever it techs.