È in lista da cinque anni per l'assegnazione di una casa popolare eppure, nonostante i requisiti richiesti, la sua domanda non trova riscontro. Bartolomeo Maltese, 60enne di Piacenza, ha raccontato la sua storia a "Quarta Repubblica", analizzando con il conduttore Nicola Porro un sistema che ogni sei mesi lo costringe a ripartire da zero.
"Ho avuto un problema fisico, un tumore e ho scelto di fare la domanda per una casa popolare perché le spese sono tante - esordisce l'uomo, in collegamento con la trasmissione di Rete 4, in onda lunedì 9 settembre -. Per adesso riesco a pagare gli affitti, però considerando che ho un'invalidità e che non posso più lavorare, sono costretto a fare questa richiesta".
In merito al sistema delle graduatorie, Bartolomeo spiega: "Si fanno due volte all'anno, ogni sei mesi, e noi siamo sempre su punteggi tra 55 e 62. Poi, però, quando arriva il momento delle assegnazioni degli appartamenti vengono prima gli extracomunitari. Così quando rifaccio la domanda devo ricominciare da zero, perché le graduatorie precedenti non valgono più".
"Purtroppo la graduatoria dura sei mesi e trascorso questo tempo si comincia con un altro bando - spiega Barbara Cremona, che a Piacenza è impegnata nell'Associazione Rete Case Popolari, volta proprio ad aiutare le persone in difficoltà ad accedere a tali sistemi. "In questo modo non si riesce mai ad arrivare al 55esimo posto per assegnare la casa. Noi negli anni abbiamo fatto tante domande e abbiamo notato che gli italiani ad accedere alle case sono pochissimi, pur essendo in graduatoria".