A pochi giorni dall'inizio della scuola, Giuseppe Valditara, ha fatto il punto della situazione su quella che ha definito una "questione endemica", ovvero il precariato. In un intervento su YouTube, il ministro dell'Istruzione e del Merito ha fatto chiarezza sulle "strumentalizzazioni e fake news circolate su siti e giornali in questi giorni" circa il numero dei precari, annunciando nuove assunzioni.
"Non è vero che attualmente ci sono 250mila precari nella scuola italiana: non lo dice neanche la Corte dei Conti", ha spiegato Giuseppe Valditara. Quindi, qual è la situazione attuale? "Per i precari - ha chiarito - sino al 30 giugno e al 31 agosto è di 165mila unità, che si ridurranno a 155mila entro dicembre grazie alle assunzioni derivanti dai concorsi in via di chiusura". Si tratta, quindi, di una prima significativa diminuzione, per il ministro, visto che "l'anno scorso, e negli anni precedenti, il numero dei precari era 160mila unità".
Vincitori e idonei non ancora assunti -
Valditara si è, poi, soffermato, sui concorsi del 2016, 2018 e 2020. "L'articolo 20 comma 2 del decreto legge 75 del 2023 - ha precisato - stabilisce una proroga sino a esaurimento delle graduatorie relative al concorso 2020, cioè gli idonei del concorso 2020 erano stati abbandonati dai governi precedenti. Mi ero preso l'impegno che quest'anno avremmo assunto non solo tutti i vincitori di questi concorsi, ma anche avremmo iniziato ad assumere gli idonei".
Buone notizie, dunque, per i vincitori e idonei dei vecchi concorsi. "A oggi - ha annunciato - sono circa 6mila, che noi andiamo ad assumere. Essendo una graduatoria a esaurimento, tutti gli idonei di questi concorsi verranno assunti gradualmente".
Concorsi Pnrr -
A proposito dei concorsi per i docenti scolastici collegati al Pnrr, Valditara ha definito "troppo rigide" le disposizioni della Commissione Ue. Pertanto, a seguito di una trattativa con la Commissione Europea, "abbiamo ottenuto di poter assumerne 70mila sulla base di tre tranche, 20mila nel 2024, 20mila nel 2025, 30mila nel 2026" ha dichiarato.
"Se non riusciamo ad assumere 70mila docenti con le nuove procedure volute dalla Commissione, accettate dal precedente governo, quindi solo i vincitori dei nuovi concorsi, succede che l'ultima tranche rischia di non essere pagata, almeno in parte: ammonta a 24 miliardi di euro e alcuni non sarabbero erogati al sistema Italia perché il raggiungimento di quel numero è considerato, dalla Commissione, un elemento fondante del Pnrr", ha aggiunto Valditara. Da qui, l'esigenza di "avviare una interlocuzione con la Commissione Ue per ottenere una ulteriore maggiore flessibilità".
Avvio dell'anno scolastico: "Si parte, stop a demagogie" -
Il ministro ha garantito una partenza regolare dell'anno scolastico: "Ho voluto fare una riunione con tutti i direttori generali degli Uffici scolastici regionali, due settimane fa, per verificare lo stato dell'arte e mi hanno assicurato che inizierà regolarmente: mettiamo da parte inutili allarmismi, inutili e strumentali demagogie". Valditara ha annunciato "un grande processo di cambiamento, anche nelle Direzioni regionali e provinciali, per rendere sempre più efficiente la macchina dell’amministrazione, a livello centrale che locale".
"Algoritmo? Funziona non si torna indietro" -
In merito all'utilizzo dell'algoritmo ai fini delle nomine, Valditara ha garantito: "Migliora il funzionamento, la velocità e l'efficienza delle nomine delle assunzioni. Ho dato incarico agli uffici di verificare le regole dello scorrimento delle graduatorie, se il programma utilizzato presenta degli intoppi o degli errori. È giusto e sacrosanto ovviare, modificare, correggere se ci sono malfunzionamenti".
Precariato e sostegno -
Ritornando precariato, il ministro dell'Istruzione ha precisato che è "essenzialmente un tema che riguarda gli insegnanti di sostegno, che nel 2023/2024 sul totale di 160mila precari sono stati quasi 109mila". Nasce da qui "una autentica rivoluzione con cui noi intendiamo specializzare nel 2025 85mila docenti precari senza specializzazione, che sono quelli che hanno almeno 3 anni di attività sul sostegno alle spalle", ha comunicato.
"È importante ai fini della risoluzione del problema del precariato - ha spiegato - proprio perché non possiamo trasformare i posti di organico di fatto in posti di organico di diritto sino a quando non abbiamo un numero adeguato di specializzazioni. Specializzati questi docenti, avvieremo nel confronto con il MEF, un graduale piano di trasformazione dei posti di organico di fatto in posti di organico di diritto per procedere alle assunzioni", ha concluso il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.