Il polverone sul ministro Gennaro Sangiuliano non sembra volersi placare. All'indomani dell'intervista tv in cui il ministro della Cultura ammetteva la relazione con l'influencer Maria Rosaria Boccia, in procura si è presentato il portavoce di Europa Verde e Deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, per presentare un esposto: "C'è qualcosa che non torna, procura valuti se c'è rilevanza penale". "Ho consegnato l`esposto sulla vicenda Sangiuliano-Boccia. Un atto dovuto per tutelare gli interessi degli italiani", ha detto ancora Bonelli.
"Ieri ho sentito una imbarazzante intervista di Sangiuliano, che non deve chiedere scusa a Giorgia Meloni o a sua moglie ma agli italiani" e "siccome la premier Meloni difende l'indifendibile non mi resta che rivolgermi ancora alla autorità giudiziaria". Ha detto Angelo Bonelli, deputato di Avs, parlando con i giornalisti prima di consegnare un esposto al posto di polizia della Camera per distrazione per peculato e rivelazione di segreto d'ufficio riguardo al caso del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Secondo Bonelli, "c'è qualcosa che non torna" tra la ricostruzione del ministro e quella di Maria Rosaria Boccia.
Nell'atto di 12 pagine, consegnato al posto di polizia di Stato della Camera e indirizzato al Procuratore Capo di Roma, Francesco Lo Voi, il parlamentare espone l'affare Sangiuliano-Boccia, allegando al documento diversi articoli di quotidiani che si sono occupati della vicenda e i post pubblicati sulle storie di Instagram, da Maria Rosaria Boccia.
Bonelli: "Quali documenti ha in mano Boccia?" -
Scrive Angelo Bonelli nell'esposto: "A quale titolo la dottoressa Boccia ha usufruito di servizi e mezzi dello Stato non avendo alcun ruolo negli organici dello Stato e tantomeno del Ministero della Cultura? Chi si è reso responsabile nel Ministero della Cultura dell'accreditamento della dottoressa Boccia presso uffici e articolazioni dello Stato e nelle organizzazioni di eventi letterari finanziati con soldi pubblici? Come è stato possibile che la dottoressa Boccia sia venuta a conoscenza di informazioni e documenti riservati e comunque coperti dal segreto d'ufficio come le mappe per la visita dei ministri della Cultura del G7 a Pompei, ponendo un problema serio di sicurezza. Quali altri documenti e informazioni dispone la dottoressa Boccia? Quali informazioni istituzionali il Ministro Sangiuliano ha comunicato alla dottoressa Boccia in virtù del suo rapporto privato con la stessa?".
Maria Rosaria Boccia risponde a Sangiuliano: "Sono io ad essere ingannata" -
"Durante questa vicenda, ho inizialmente mantenuto il silenzio stampa per rispetto delle istituzioni. Ho scelto di parlare solo quando il vaso delle menzogne era ormai colmo, limitandomi a contestare le falsità per difendere la verità. Oggi vengo accusata di essere una ricattatrice, ma in realtà non sono io ad aver creato il ricatto. Sono coloro che occupano i palazzi del potere ad esercitarlo". Lo scrive su Instagram Maria Rosaria Boccia, al centro del 'caso' che coinvolge il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
"Difendo la mia dignità di donna" -
"In questo contesto - aggiunge - il potere ha spinto il Ministro alle dimissioni per poi respingerle, all'interno di una strategia cinica volta a tenere in ostaggio la cultura italiana in un momento di visibilità internazionale. Non sono io a esercitare ricatti o pressioni; altri hanno sfruttato con mentalità meschina una vicenda umana che sta avendo ripercussioni dolorose su di me. Sto difendendo la mia dignità e il mio modo di essere donna. Sono stata ingannata, ma non permetterò che la mia storia venga strumentalizzata dal cinismo, dall`arroganza e dal capriccio di un potere tirannico. La stampa mi ha definita in molti modi: influencer, accompagnatrice, sartina, 'una che si vuole accreditare', millantatrice, la Anna Delvey della politica italiana, aspirante collaboratrice, consolatrice, badante, e 'un amore culturale'. Ma chi ha davvero fatto gossip: io, lui, o 'l`altra persona', sfruttando un momento strategico per il Paese?", conclude.
Gennaro Sangiuliano in lacrime in tv -
Mercoledì sera il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si è fatto intervistare in tv per spiegare il caso che lo ha visto coinvolto. "Sono disponibile a dimettermi un minuto dopo che Meloni me lo chiede", ma "l'ho rassicurata anche con prove documentali che è tutta una vicenda di gossip", e la premier "mi ha detto di andare avanti e di chiarire bene, in punto di verità", ha detto. Nel raccontare la sua relazione sentimentale con Maria Rosaria Boccia ("durata da maggio a inizio agosto") Sangiuliano, in lacrime, ha voluto chiedere scusa alla moglie, al premier e al suo staff. Ma ha anche confermato di non "essere ricattabile" perché nessun euro pubblico è stato speso per la Boccia. E nello spiegarlo ha mostrato i suoi estratti conto per dimostrare di aver pagato i viaggi coi suoi fondi personali.