POPULAR

Festival "Metamorfosi" di Orvieto, tra gli ospiti il compositore Nicola Piovani

La direttrice artistica Anna Leonardi racconta la nuova edizione a "Popular"

di Giancarlo Bastianelli

© Ufficio stampa

Prenderà il via il 5 settembre a Orvieto il Festival "Metamorfosi", che giunto all'ottava edizione, ha consolidato la sua presenza nel panorama musicale italiano. Ne è direttrice artistica Anna Leonardi, nostra gradita ospite a "Popular", che ci parla delle caratteristiche di "Metamorfosi". "Essendo il nostro un festival prettamente musicale - dice Anna Leonardi - proviamo con proposte diversificate, ad aprirci ad una platea più ampia possibile. Ciò che cerchiamo di fare in quindici giorni è proporre al pubblico un'offerta musicale variegata e ricca di spunti, per chi assiste ai concerti".

Suggestivo l'appuntamento del 6 settembre
Al Teatro Mancinelli proporremo la Sinfonia numero 9 di Ludwig Van Beethoven, nella versione per due pianoforti, ridotta da Franz Listz, anche lui compositore e grande pianista. Davide Cavalli e Davide Muccioli saranno impegnati in un concerto di grande virtuosismo. Ricorrono proprio quest'anno i duecento anni della creazione della sinfonia, da parte del compositore di Bohn.

Il giorno sette settembre proporrete "Tre Fenomeni" che sarà anche il concerto di apertura di "Metamorfosi"
È un grande onore ospitare, per la prima volta ad Orvieto, un compositore premio Oscar come Piovani, che presenterà al pubblico un lavoro dedicato alla natura. Insieme a Nicola Piovani che dirigerà l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani anche il flautista Massimo Mercelli.

C'è un progetto al quale tenete in particolare?
Si tratta di "Ladre di Sabbia", che proporremo domenica 8 settembre al Teatro Mancinelli, con Guido Barbieri come voce recitante e la sand artist Gabriella Compagnone. Lo spettacolo è dedicato alle Donne di Capo Verde costrette a rubare sabbia, che poi vendono a costruttori senza scrupoli.

Il 15 settembre chiusura con Giorgio Pasotti e l’Orchestra di Fiati dell’Umbria
Quella delle orchestre a fiati è una tradizione molto radicata nei piccoli paesi del centro Italia che è importante come aggregazione di incontro di musica con un testo legato alla tutela del mondo che abitiamo, recitato da un attore versatile e poliedrico come Giorgio Pasotti, che con le sue caratteristiche rispecchia lo spirito del Festival.