A "Pomeriggio Cinque"

Sharon Verzeni, la sorella di Moussa Sangare: "Avevo paura di mio fratello"

 Le parole della 24enne in un'intervista a "Pomeriggio Cinque": "Da piccolo era diverso"

"Nell'ultimo periodo avevo paura di mio fratello". Sono le parole rilasciate a "Pomeriggio Cinque" da Awa, la sorella di Moussa Sangare, il 31enne che ha confessato l'omicidio di Sharon Verzeni. L'intervista è stata mandata in onda, in esclusiva, nel corso della prima puntata della nuova stagione del programma condotto da Myrta Merlino.

Awa, al programma di Canale 5, racconta di: "Aver fatto tutto quello che si poteva fare" per aiutare il fratello. L'uomo, infatti, era stato denunciato almeno tre volte da lei stessa e dalla madre: "Oltre alle denunce - ha aggiunto la ragazza a "Pomeriggio Cinque" -. Abbiamo provato ad aiutarlo, sostenerlo e indirizzarlo. Ho già detto all'avvocato di riferire alla famiglia di Sharon che mi dispiace molto". 

Nel corso di una seconda intervista con la trasmissione, la sorella di Sangare ha parlato del cambiamento vissuto dal fratello: "All'inizio era un ragazzo normale, studiava. Non ha finito le scuole e ha iniziato a lavorare. Usciva con gli amici e frequentava il paese e l'oratorio, poi è partito per una serie di viaggi e quando è tornato è cambiato. Era più assente, si comportava in modo non logico. Poi abbiamo capito che era per le sostanze che utilizzava in America. Io non riuscivo più a gestire la situazione con la mamma in ospedale. Siamo andati dagli assistenti sociali e anche dal sindaco, era aggressivo e violento". Awa ha poi raccontato di aver ricevuto lei stessa delle minacce da parte del fratello: "Lo aveva fatto con un coltello e dato che ero di schiena, non lo avevo visto, è stata mia mamma ad accorgersene urlando. Lì ho capito che la situazione stava peggiorando".