Rivolta sabato sera al carcere minorile Cesare Beccaria di Milano. Gli incidenti sarebbero partiti con incendi in alcune celle, ma sono stati sedati in breve tempo. Al termine dei disordini, sono stati ritrovati anche i tre detenuti che inizialmente mancavano all'appello.
Il sindacato: "Tentata un'evasione in massa" -
Secondo quanto riferito dal segretario generale della Ulpa Polizia Penitenziaria Gennario De Fazio, "i detenuti hanno appiccato il fuoco in diversi locali e avrebbero tentato un'evasione di massa raggiungendo la portineria, ultimo varco del penitenziario verso l'esterno". Nel corso dei disordini, "cui avrebbero preso parte tutti i 58 reclusi presenti, diversi hanno tentato di evadere e ben 4 sono riusciti a scavalcare il muro di cinta, ma dopo ore di ricerche - ha spiegato in una nota - sono stati tutti rintracciati all'interno del perimetro che delimita il carcere e altri uffici del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità".
Il ministero: nessuna evasione -
Il ministero, invece, ha smentito il tentativo di evasione. ""La rivolta avvenuta ieri sera all'interno dell'Ipm Beccaria di Milano è stata prontamente sedata e non vi è stato alcun tentativo di evasione da parte dei detenuti", ha precisato il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità del ministero della Giustizia. Spiegando che "le azioni di rivolta hanno causato ingenti danni al Primo Gruppo ma l'intervento del personale della polizia penitenziaria ha consentito di ripristinare immediatamente l'ordine, mentre tre detenuti sono stati trovati e riportati in cella mentre erano nascosti nel perimetro murato del carcere".