REALIZZATO DA WALL OF DOLLS

A Venezia 81 il docufilm "Figli del femminicidio" sugli orfani della violenza sulla donne

L'opera realizzata da Wall of Dolls è stata presentata giovedì 29 agosto allo Spazio della Regione del Veneto all'Hotel Excelsior

© Ufficio stampa

In occasione dell'81esima Mostra Internazionale d’arte Cinematografica di Venezia, Wall of Dolls ha realizzato un docufilm che punta il faro sugli orfani di femminicidio, presentato giovedì 29 agosto presso lo Spazio della Regione del Veneto all’Hotel Excelsior, Lido di Venezia, dal titolo "Figli del femminicidio". La giornalista Francesca Carollo e l'artista Jo Squillo, rispettivamente Presidente e Fondatrice di Wall of Dolls Onlus, hanno incontrati alcuni di questi orfani presso la sede di Wall of Dolls, raccontando le loro storie. Bambini o ragazzi che oltre al trauma della perdita della madre, troppo spesso uccisa per mano del padre, devono convivere con questa doppia tragedia e sopravvivere alle difficoltà quotidiane, cercando di ridare un senso alle loro vite.

I protagonisti di questo racconto sono Valentina Belvisi, Luca Mantaque e Giuseppe Delmonte. Accanto a loro anche Roberta Beolchi, Presidente dell’Associazione Edela, che da anni si batte per gli orfani di femminicidio, Barbara Bavastro, Presidente di Wall of Dolls Liguria e Giusy Versace, da sempre amica di Wall of Dolls.

"Gli orfani di femminicidio sono bambini che hanno una vita in salita. Non possiamo dimenticarli e vogliamo farci portavoce anche dei loro bisogni - dice Francesca Carollo -. Le leggi ci sono, sono stati fatti dei grandi passi avanti, ma spesso sono di difficile applicazione, sono proprio loro a raccontarcelo. Ecco perché quest’anno abbiamo voluto dedicare il docufilm proprio a questi ragazzi. Basti pensare che persino censirli risulta difficile, il che poi rende complesso e tortuoso accedere ai fondi. A loro vanno dati dignità, forza, e il coraggio di sognare ancora".

"Quanto dolore negli occhi di questi giovani ragazzi che si approcciano al loro futuro con fardelli così pesanti. Mi hanno colpito la loro forza e la grande dignità - aggiunge Jo Squillo -: i loro sono percorsi difficili, eppure hanno il coraggio di raccontare tanta sofferenza. E poi c’è sempre quel padre-compagno-convivente che ha ucciso, un convitato di pietra nelle loro vite, che oscura la loro serenità. A questi ragazzi va il mio abbraccio più grande".

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Ogni anno in Italia sono registrati numerosi casi di femminicidio con una media di circa 120 donne uccise dai propri partner o ex partner (dato ISTAT riferibile all'anno 2023). Questo significa che ogni anno numerosi bambini e ragazzi rimangono orfani, affrontando non solo la perdita della madre ma anche la detenzione del padre, molto spesso il responsabile dell'omicidio. Fino al corrente mese di agosto 2024 (dati riferibili all'anno 2024) l'Osservatorio Nazionale Femminicidi "Non una di meno" riferisce di 27 figli minorenni rimasti orfani a seguito dell'uccisione della propria madre