Dopo il fermo del presunto omicida di Sharon Verzeni, i familiari della 33enne uccisa a pochi metri da casa hanno espresso la loro soddisfazione perché è stata fatta luce su quanto accaduto alla donna accoltellata a morte a Terno d'Isola (Bergamo). E hanno auspicato che il colpevoli paghi per quell'orrendo delitto. Il compagno della vittima, Sergio Ruocco: "Basta illazioni. Nessuno le voleva male".
Sospiro di sollievo dei familiari -
"La notizia ci solleva e spazza via anche tutte le speculazioni che sono state fatte sulla vita di Sharon", hanno detto a Bottanuco i familiari della barista assassinata dopo il fermo di Sangare. E uno zio commenta: "Un altro giorno di disgrazia. Quell'uomo deve pagare, se è stato lui deve pagare".
Il compagno: "Cancellate tutte le insinuazioni" -
Anche Sergio Ruocco ha voluto far sapere che "dopo un mese di incertezza la notizia mi ha dato un po' di sollievo, perché cancella tutte le insinuazioni dette su di noi". E ha spiegato: "Nessuno mi ridarà Sharon, ma manterrò sempre vivo il suo ricordo e so che mi aiuterà a proseguire la mia vita". Lui l'aveva ribadito più volte: "È stata una persona che Sharon non conosceva".
È rimasto calmo, per quanto poteva, anche quando si parlava di frizioni o liti nella coppia, contrasti che ai genitori di Sharon non risultavano affatto, o dell'avvicinamento della 33enne nell'ultimo periodo a Scientology. "Nessuno poteva volere del male a Sharon, se noi avessimo avuto in mente un nome lo avremmo detto subito ai carabinieri, l'ho sempre detto", ha ripetuto ancora Ruocco, professione idraulico e che da qualche giorno, malgrado la disperazione, è tornato a lavorare, coi colleghi e gli amici che gli hanno sempre manifestato vicinanza e affetto, perché lo conoscevano. Per loro non c'erano ombre su di lui. Lui che tutti i giorni, con i familiari di lei, si reca sulla tomba della donna che avrebbe voluto sposare.
Il sindaco: "Utile il sistema di videosorveglianza" -
Commenta gli ultimi sviluppi anche il sindaco di Terno, Gianluca Sala, che afferma: "E' chiaro che se l'uomo in bicicletta dovesse davvero essere il colpevole, posso dire che per lo meno il sistema di videosorveglianza nonché tutto quello che abbiamo fatto per agevolare le indagini in qualche modo è servito". E aggiunge: "Io voglio tenere un profilo basso in attesa di altre informazioni. Non dimentichiamo che dietro tutto questo c'è un delitto, c'è una famiglia che piange una ragazza, c'è un compagno che non ha più una donna al suo fianco, con un progetto di vita".