"scelta dolorosa ma necessaria"

Giorgia Meloni in Cdm: "L'Italia indica Raffaele Fitto come commissario europeo"

Il presidente del Consiglio: "È una scelta dolorosa per me e il governo, ma necessaria. Fitto è una persona di grandissima esperienza"

© Ansa

Il governo italiano indica il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto come commissario europeo. Lo ha annunciato il premier Giorgia Meloni durante il Consiglio dei ministri. "Chiedo a tutti di rivolgere un applauso e un grande in bocca al lupo a Raffaele, che avrà davanti un compito estremamente complesso e allo stesso tempo entusiasmante - ha detto il premier -. È una scelta dolorosa per me, credo anche per lui, e per il governo. Ma è una scelta necessaria".

Il nome di Fitto circolava già da giorni a Palazzo Chigi, col governo intenzionato a ottenere una delega di peso e a una vicepresidenza esecutiva alla Commissione europea. Il Cdm è stato preceduto da un vertice di tre ore fra Meloni, i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini e il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi.

Meloni: "Fitto persona di grandissima esperienza" -

 "Ho ricevuto la lettera della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, con la quale si chiede al governo la designazione della proposta di candidato italiano al ruolo di commissario europeo", ha proseguito il presidente del Consiglio. "La nostra scelta ricade su una persona che ha una grandissima esperienza e che ha saputo governare le deleghe che gli sono state affidate in questo governo con ottimi risultati: il ministro Raffaele Fitto. Avrà davanti un compito estremamente complesso e allo stesso entusiasmante".

"Tanti remano contro, ma all'Italia sarà riconosciuto un ruolo adeguato" -

 Dopo aver indicato il nome di Raffaele Fitto, la Meloni ha sottolineato l'impegno del governo "sul ruolo che chiediamo venga affidato all'Italia". Nonostante "veda molti italiani che tifano contro un ruolo adeguato alla nostra Nazione - ha aggiunto il premier - non ho motivo di credere che quel ruolo non verrà riconosciuto. Non per simpatia o antipatia verso il nostro governo, ma più banalmente perché siamo l'Italia, nazione fondatrice, seconda manifattura e terza economia europea, terzo Stato membro per popolazione, con primati in tantissimi campi. E, oggi, possiamo contare anche su una ritrovata stabilità politica e una solidità economica che pochi altri hanno nel resto d'Europa".

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