Kamala Harris rilancia la sua candidatura alle presidenziali Usa 2024 in un'intervista alla Cnn. "La vicepresidenza mi ha portato nuove prospettive, i miei valori non sono cambiati", ha dichiarato rispondendo sul presunto mutamento delle sue politiche e posizioni una volta candidata. L'ex procuratrice ha ribadito di voler essere "il presidente di tutti gli americani" e si è impegnata, se eletta, a nominare un repubblicano nel suo gabinetto di governo, "anche se non ha in mente un nome particolare".
Le parole di Kamala Harris -
"Mancano 68 giorni a questa elezione, quindi non metterò il carro davanti ai buoi", ha proseguito Harris. "Ho trascorso la mia carriera invitando alla diversità di opinioni. Penso che sia importante avere persone al tavolo quando vengono prese alcune delle decisioni più importanti che hanno opinioni ed esperienze diverse".
"Gli insulti di Trump? Il solito vecchio copione" -
Nella sua prima prova televisiva da quando Joe Biden si è ritirato, la vicepresidente ha risposto alle critiche di chi le punta il dito contro per aver cambiato posizione su molti temi. E lo ha fatto liquidando sommariamente le dichiarazioni di Donald Trump di qualche settimana fa, secondo cui Harris ha alterato la sua identità razziale nel tempo per trarne vantaggi elettorali. "Stesso vecchio, stanco copione", ha affermato la politica.
"Non è il 2016 o il 2020, la posta in gioco è più alta" -
"La nostra campagna è incentrata sul futuro della nostra nazione: non torneremo indietro", ha poi scritto Harris su X, dopo aver affermato al comizio a Savannah che "questo non è il 2016 o il 2020. Nel 2024 la posta in gioco è ancora più alta".
Cosa dicono i sondaggi -
Secondo un sondaggio del Wall Street Journal, Kamala Harris registra un vantaggio di un punto percentuale su Donald Trump: il 48% dei consensi contro il 47%. Il vantaggio è nel margine di errore pari a 2,5 punti percentuali. Secondo un'analisi di Reuters-Ipsos, la vicepresidente è invece avanti di quattro punti sullo sfidante: il 45% contro il 41%.
Gli attacchi di Trump contro Harris -
Prima una battuta sessista su Kamala Harris, poi l'accusa di aver portato a termine un colpo di Stato per assicurarsi la nomination democratica e di essere fra le responsabili del suo tentato assassinio. Donald Trump attacca a tutto campo la sua rivale, accompagnata in Georgia dal suo vice Tim Walz in un tour che ha come obiettivo strappare voti al tycoon nelle aree rurali dove si è imposto nelle due precedenti elezioni. L'ex presidente intanto è in Michigan, da dove ha definito Harris una "fascista" e una "marxista" che con le sue politiche economiche ha creato un "incubo".
Il post sessista di Trump su Kamala Harris e Hillary Clinton -
Attacchi pesanti che si sommano alla recente rabbia mostrata dall'ex presidente sul "suo" social Truth, dove ha caldeggiato alcuni temi cari all'estrema destra di QAnon e puntato il dito contro tutto e tutti, postando una foto di Bill Gates in uniforme carceraria e insinuando che Barack Obama meriterebbe di essere sottoposto a un "tribunale militare". Ma è stata la condivisione di un post sessista contro Harris, per la quale ha ipotizzato favori sessuali per fare carriera, che ha sollevato una bufera. L'immagine ritrae Harris e Hillary Clinton, sua avversaria nel 2016, con un testo che recita: "È divertente come i pompini abbiano avuto un impatto diverso sulle loro carriere...". Il riferimento è da una parte allo scandalo del presidente Bill Clinton con Monica Lewinsky, dall'altro alla relazione romantica di Harris con l'ex sindaco di San Francisco Willie Brown, che - secondo ambienti di destra - l'avrebbe aiutata nella sua ascesa politica.
L'insofferenza dei repubblicani nei confronti di Trump -
I tweet e i post di Trump innervosiscono sempre più il partito repubblicano, convinto che se il loro candidato non cambierà strategia e non si concentrerà sui temi veri della campagna elettorale, rischia la sconfitta a novembre. L'ex presidente è tornato nel Wisconsin che ha ospitato la convention repubblicana, mentre il suo vice è stato in Michigan da dove non ha lesinato critiche a Harris per le polemiche sulla visita di Trump ad Arlington in occasione dell'anniversario del ritiro americano dall'Afghanistan. Una visita caratterizzata da un litigio fra lo staff dell'ex presidente e un dipendente del cimitero militare, spintonato perché voleva far rispettare il divieto di riprese nell'area. Un incidente che la campagna dell'ex presidente e Vance hanno minimizzato. "Dovremmo parlare dei 13 innocenti americani che hanno perso la vita" in Afghanistan, sui quali "Kamala Harris non ha aperto neanche un'indagine. Nonostante questo critica Trump. Deve andare all'inferno", ha detto il candidato alla vicepresidenza..