Decine di donne afghane stanno prendendo parte a un movimento di protesta online contro una nuova legge che vieta loro di far sentire la propria voce in pubblico. Che si trovino nel proprio Paese o all'estero, si filmano mentre cantano e poi postano sui social media i video, con didascalie come "La mia voce non è proibita" e "No ai talebani".
A woman from inside Afghanistan shared a video with Femena, singing: "You have silenced my voice until further notice. You have imprisoned me in my home for the crime of being a woman." pic.twitter.com/dCys3yR0ud
— FEMENA (@FemenaNet) August 26, 2024
La nuova legge -
Il governo talebano ha annunciato la scorsa settimana la promulgazione di una legge per "promuovere la virtù e prevenire il vizio" che consta di 35 articoli con una serie di obblighi e divieti per le donne, compreso quello di cantare o recitare poesie in pubblico. In risposta, le afghane hanno avviato la loro protesta sui social. "Quando una donna adulta deve uscire di casa per necessità, è tenuta a coprirsi il viso, il corpo e la voce", prevede la legge.
La protesta -
In uno dei video (se non parte clicca qui), che si ritiene sia stato girato in Afghanistan, una donna canta vestita di nero dalla testa ai piedi, con un lungo velo che le copre il viso. "Mi hai messo a tacere per gli anni a venire", dice, "mi hai imprigionato in casa mia per il solo crimine di essere donna". Gruppi di attivisti hanno pubblicato video in cui li si vede con i pugni alzati o mentre strappano le foto del leader supremo dei talebani, l'emiro Hibatullah Akhundzada, che governa per decreto l'Afghanistan dalla sua roccaforte di Kandahar.