In un'intervista al Corriere della Sera, il fotografo 82enne Oliviero Toscani ha rivelato di avere una malattia incurabile, l'amiloidosi, per la quale non c'è cura, ma di non avere paura di morire. "Non si sa" quanto tempo gli resta, "certo che vivere così non mi interessa. Bisogna che chiami il mio amico Cappato - ha detto -, lo conosco da quando era un ragazzo. Ogni tanto mi vien voglia. Gliel'ho detto già una volta e lui mi ha chiesto se sono scemo".
"In un anno ho perso 40 chili" -
"In pratica le proteine si depositano su certi punti vitali e bloccano il corpo. E si muore. Non c'è cura", ha aggiunto Toscani, parlando dell'amiloidosi, per poi spiegare che si sta sottoponendo a un trattamento sperimentale. "Faccio da cavia - ha dichiarato - a ottobre ho anche preso una polmonite virale e il Covid, mi hanno tirato per i capelli. Penso di essere stato anche morto, per qualche minuto: ricordo una cosa astratta di colori un po' psichedelici. In un anno ho perso 40 chili. Neppure il vino riesco più a bere: il sapore è alterato dai medicinali".
"Non ho paura di morire" -
Ma nessuna paura della morte: "Basta che non faccia male. E poi ho vissuto troppo e troppo bene, sono viziatissimo. Non ho mai avuto un padrone, uno stipendio, sono sempre stato libero". "Mi viene da ridere: la bellezza è che non avevo mai pensato di trovarmi in questa situazione, è una nuova situazione che va affrontata - ha proseguito il fotografo -. La bellezza è che non ti interessano più patria, famiglia e proprietà, la rovina dell'uomo".
Il fotografo, noto anche per i suoi scatti per le campagne Benetton, vorrebbe essere ricordato non per una singola foto ma per "l'insieme, per l'impegno. Non è un'immagine che ti fa la storia, è una scelta etica, estetica, politica da fare con il proprio lavoro".