Un carabiniere è stato aggredito in strada a Locorotondo (Bari) quando è intervenuto per cercare di calmare un uomo in stato di agitazione e per sedare una rissa. La vicenda è stata ripresa in un video poi postato sui social. Nelle immagini si vede il militare dell'arma che viene preso a calci e pugni in pieno volto. La violenza contro l'agente è stata denunciata dai sindacati di polizia e il grave gesto è stato condannato all'unanimità delle autorità locali e nazionali.
La denuncia del sindacato dei carabinieri (Sim) -
Si tratta di "un episodio grave e inaccettabile" ha denunciato il sindacato. "Non possiamo più attendere: chiediamo un immediato incontro con il Governo per discutere misure urgenti a tutela delle forze di polizia. I nostri colleghi non possono essere carne da macello", ha dichiarato Antonio Serpi, segretario del sindacato criticando la riforma Cartabia che "ha ampliato il novero dei reati per i quali l'imputato può chiedere la sospensione del processo e la messa alla prova includendo anche quello di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, riducendo di fatto le conseguenze per chi aggredisce le forze dell'ordine". Per Serpi bisogna fare attenzione anche "alle future iniziative legislative, come lo svuota carceri, che creano preoccupanti segnali per la sicurezza degli operatori di polizia". "È imprescindibile un intervento normativo del Governo affinché vengano tutelate adeguatamente le forze dell'ordine", ha concluso il sindacato.
La reazione della politica -
Dura la condanna via social del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi "per la vile aggressione subita a Locorotondo dai componenti di una pattuglia dei Carabinieri, ai quali esprimo tutta la mia vicinanza e il mio apprezzamento per lo sforzo profuso nell'occasione. La violenza che colpisce servitori dello Stato impegnati a garantire la sicurezza dei cittadini è assolutamente inaccettabile e non deve rimanere senza conseguenze".
"Inaccettabile il senso di impunità che consente a dei delinquenti - ha scritto su X il ministro della Difesa Guido Crosetto - di picchiare un carabiniere che sta facendo il proprio lavoro, rappresentando lo Stato. Lo stesso senso di impunità che consente loro di filmare e pubblicare la loro sfacciataggine. Non è il singolo a essere stato maltrattato, non è un esponente delle forze di polizia, è la Stato stesso a essere offeso. Di fronte ad atti così, occorre rispondere con fermezza, occorre dare l'esempio in modo tale che non accada più, applicando la legge con durezza".
"Solidarietà e vicinanza al carabiniere aggredito a Locorotondo e a tutte le donne e agli uomini in divisa che ogni giorno rischiano la propria vita per garantire la nostra sicurezza. Le immagini dell'aggressione sono inequivocabili: la giustizia faccia presto il suo corso rintracciando i responsabili", sono le parole del presidente del Senato Ignazio La Russa.